Ora è ufficiale: partirà il 3 giugno da Montevideo, alle ore 10, diretto verso Roma, un volo speciale della compagnia Neos, organizzato dalla Farnesina col Meccanismo Europeo di Protezione Civile, per riportare in Italia oltre cento connazionali, tra turisti, studenti e lavoratori rimasti bloccati in Uruguay a causa dell’emergenza coronavirus e del conseguente blocco delle frontiere.
Per la precisione, al momento sono 128 gli italiani che hanno manifestato l’intenzione di tornare in Patria.
L’aereo della Neos partirà il giorno prima, 2 giugno – data emblematica, Festa della Repubblica Italiana -, da Milano, all’una del mattino. A bordo, oltre l’equipaggio naturalmente, si prevede che potrebbero esserci tra i 30 e i 40 cittadini uruguaiani rimasti bloccati in Italia.
Essendo un volo organizzato con il Meccanismo Europeo, i passeggeri pagheranno solo un 25% del costo totale del biglietto; in più, è previsto che oltre agli italiani a bordo ci debbano essere anche alcuni cittadini europei. I numeri delle loro presenze sul volo Montevideo-Roma saranno più chiari da domani, 28 maggio, quando inizierà l’acquisto dei biglietti da parte dei passeggeri. Sono almeno 300, comunque, gli europei interessati a tornare.
Soddisfatto del risultato raggiunto il Sottosegretario agli Esteri, Sen. Ricardo Merlo: “Alla Farnesina si lavora senza sosta fin dall’inizio dell’emergenza per agevolare il rientro in Italia di tutti i connazionali costretti a rimanere loro malgrado in un Paese straniero”.
“C’è tanto lavoro, da parte di governo e istituzioni, dietro l’organizzazione di un volo come quello che da Montevideo riporterà i nostri fratelli italiani in Patria. Per questo – prosegue il Sottosegretario Merlo, presidente del MAIE – desidero ringraziare, tra gli altri, l’Ambasciatore d’Italia a Montevideo, Giovanni Battista Iannuzzi, per il suo encomiabile lavoro a favore dei connazionali. Senza la sua preziosa collaborazione sarebbe stato tutto ancora più complicato”.
“Come governo e Farnesina – conclude il Sottosegretario – continueremo a lavorare incessantemente sul tema dei rimpatri fino a che tutti gli italiani rimasti bloccati oltre confine saranno tornati a casa”.