Il Sottosegretario agli Esteri Sen. Ricardo Merlo ha scritto una lettera al direttore del quotidiano La Notizia per replicare a un articolo a firma Edoardo Lanfranchi pubblicato su quel giornale il 13 maggio e relativo al progetto di costruzione di un immobile da destinare a sede della Cancelleria Consolare a Montevideo. Un articolo “che contiene pesanti illazioni sul mio ruolo e su presunti interessi nella vicenda”, sottolinea l’esponente del governo italiano.
ItaliaChiamaItalia vi ripropone qui di seguito la replica integrale del Senatore pubblicata su La Notizia oggi in edicola:
Ecco la replica integrale del Senatore:
“Innanzi tutto il tema del Consolato. In Uruguay vive una comunità di passaporto italiano di oltre 120 mila persone, naturalmente occorre che disponga di servizi adeguati in spazi adeguati; tali non sono stati quelli forniti dopo che nel 2014 venne – purtroppo – decisa la soppressione del Consolato ed il trasferimento della Cancelleria consolare all’interno dell’Ambasciata, in spazi angusti e sicuramente non adeguati. Da tempo si discute quindi della necessità di disporre di un immobile funzionale e dignitoso e tra le varie opzioni l’Amministrazione degli Esteri ha preferito quella della costruzione di un immobile all’interno del compound demaniale dell’Ambasciata. Scelte che ho pienamente sostenuto prima in veste di Presidente del Maie e poi quale Sottosegretario con delega per gli Italiani all’estero, ritenendo urgente restituire alla nostra collettività in Uruguay una sede consolare all’altezza del nostro Paese.
Sono ben consapevole del resto che non bastano gli spazi, ma occorre rafforzare la dotazione di personale. Ed infatti mi sono battuto in sede di elaborazione sia della Finanziaria 2018 che per quella 2019 per il riavvio delle assunzioni di qualifiche funzionali alla Farnesina dopo anni di blocco. Un primo contingente di 277 unità e’ atteso entro l’estate e da lì si potrà attingere anche per Montevideo. Inoltre e’ stato ripristinato il terzo posto diplomatico a Montevideo ed il giovane funzionario designato avrà la responsabilità del settore consolare.
Smentisco invece qualsiasi tipo di interesse personale, diretto o indiretto, nella gara per la realizzazione del Consolato. Si tratta di una procedura curata dalla Direzione Affari Amministrativi del Ministero in coordinamento con l’Ambasciata, che ha visto lo scorso anno l’assegnazione dello studio progettuale ed ora – dopo un rinvio di qualche mese a causa della pandemia – l’avviso pubblico di manifestazione di interesse per l’espletamento di procedura negoziata per l’appalto dei lavori di costruzione. Una procedura lunga ed articolata, svolta dal Ministero in base alla precisa normativa di riferimento, e non certo un’iniziativa ispirata alla “fretta” citata nel vostro articolo.
Che io abbia quote in società di costruzioni immobiliari di proprietà della mia famiglia in Argentina non e’ certo un segreto e risulta del resto dalla documentazione che ho presentato sia in Parlamento che alla Farnesina in base alla normativa sulla trasparenza. Si tratta di società che non hanno mai lavorato all’esterno dell’Argentina e mai in appalti pubblici, essendo specializzate nell’edilizia privata. L’architetto Lamorte e’ il principale esponente del Maie in Uruguay, ma non credo che il fatto di essere architetto basti a fondare una sorta di responsabilità oggettiva rispetto all’appalto di cui trattiamo, al quale per ovvie ragioni non intende comunque partecipare.
L’accusa di potenziali interessi in un appalto non ancora assegnato – quotidianamente rilanciata dal giornale “Gente d’Italia” e da voi ripresa – è quindi priva di qualsiasi fondamento e, dati i contenuti palesemente diffamatori di molte delle affermazioni pubblicate dal giornale di Montevideo, ho incaricato il mio legale di fiducia di agire a tutela della mia dignità e reputazione nei confronti della pubblicazione uruguayana.
Ricardo Merlo
Sottosegretario di Stato con delega agli italiani nel mondo