2.661.978 stranieri e 1.503.480 di uruguayani, sia quelli residenti all’estero, sia quelli di ritorno da qualche vacanza; per un totale di 4.165.458, sono le persone che hanno oltrepassato i confini
dell’Uruguay lungo il 2011. E’ questo il risultato pubblicato dalla divisione di statistica della Direzione Nazionale di Migrazione. Il mese di gennaio 2011, insieme all’ultimo mese, sempre del 2011, hanno avuto la stessa quantità di turisti, 520mila perone. Di solito il mese di gennaio è l’equivalente di agosto in Italia, e quindi è quando più persone vanno in vacanza. Invece nello scorso anno, questi due mesi così distanti, hanno avuto pari merito. Il fatto positivo, comunque, è che il mese dicembre 2011, ha avuto un 21,69% di maggior visitatori rispetto al dicembre 2010; che rappresenta 562.426 di stranieri in più dentro i confini del Paese. Inoltre, sempre nel dicembre scorso, l’Uruguay ha ricevuto il suo turista numero “3 milioni”, cifra storica per questo
Paese. Una grande sorpresa spettava questo visitatore che, passando dal porto di Montevideo, ha avuto l’occasione di salutare il Presidente Mujica, il Ministro del Turismo Lescano e la Sindaco di Montevideo Ana Olivera.
Un’accoglienza che ha stupito questo turista argentino, che viaggiava insieme alla sua famiglia, e che ha informato rimarrà in vacanza entro i confini fino a febbraio. Nell’ultimo mese del 2011, gli argentini arrivati sono stati 232.969, 176.325 erano arrivati nello stesso mese del 2010, e lo hanno fatto via nave arrivando a Colonia o Montevideo; in automobile o pullman attraversando i tre ponti sul fiume Uruguay; o ancora via aereo arrivando all’aeroporto di Carrasco. Questo aumento è avvenuto anche, secondo dati provenienti da Buenos Aires, a causa della tendenza
di anticipare le vacanze nel periodo natalizio. Ed è per questo motivo, inoltre, che la prima settimana di gennaio 2012, ha mostrato una tendenza ad abbassare il numero dell’ingresso dei visitatori.
Comunque gli argentini non sono stati gli unici ad arrivare nell’ultimo mese del 2011. Anche brasiliani, chileni, paraguayani e inoltre europei. Da tutti questi dati, si è arrivati alla conclusione che
in un anno, i turisti arrivati sono aumentati di più di mezzo milione, e se contiamo dal 2008, sono un milione di visitatori stranieri che hanno camminato su suolo uruguayano. La maggior parte di questi turisti, sceglie come meta per passare le proprie vacanze le coste dei dipartimenti di Maldonado e Rocha. Passando le giornata tra spiaggia, discoteche notturne, sfilate, concerti e
una miriade di eventi. E’ stato notato in questi primi giorni del 2012, che non è l’unica scelta dei turisti. Si può dire infatti, che a gennaio, Montevideo è diventata una “città turista”. Già perché la maggior parte dei suoi abitanti è “scappata” verso est, o altre mete. Ed ecco che per le strade della Capitale troviamo russi, messicani, giapponesi, olandesi e tedeschi, che provano la bevanda tipica del paese, il mate. Ciò ha dimostrato che Montevideo, non è più di “passaggio”, come avveniva in anni precedenti, dove i turisti si fermavano qualche ora per riprendersi
dal viaggio e poi ripartivano verso Punta del Este o qualsiasi fosse la loro destinazione. Oggi si fermano negli alberghi, nei ristoranti (quelli che rimangono aperti nel mese di gennaio, mentre molti altri chiudono per ferie), visitano la città vecchia e i mercatini, conoscendo la cultura e la vita della nostra capitale. Molti stranieri arrivano grazie alle crociere, perciò non passano la notte in albergo; altri, soprattutto argentini e brasiliani, per motivi economici, rimangono a Montevideo, una meta poco costosa rispetto ai loro Paesi. Secondo il Ministero del Turismo, nel primo trimestre del 2011, 187.843 turisti hanno visitato Montevideo. In questo periodo, la Capitale è stata la seconda destinazione più scelta dopo Punta del Este, visitata da 314.392 persone.
Inoltre i turisti arrivati nella Capitale in quei primi tre mesi dell’anno, hanno speso 140 milioni di dollari durante la loro permanenza. Insomma, tanti turisti e tante lingue diverse possiamo incontrare lungo tutta la costa uruguayana, un risultato più che positivo per la crescita del Paese. Il tutto grazie a tanti anni di duro lavoro da parte del Ministero, campagne per promuovere l’Uruguay e senz’altro gli ottimi risultati calcistici, della nazionale, ottenuti nel corso degli ultimi due anni, il che ha prodotto una buona pubblicità per il Paese.
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