Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, intervistato dal quotidiano La Stampa, ha dichiarato: “L’era della competizione fra Paesi dell’Unione è finita. Una volta c’era l’asse franco-tedesco, ora passo intere giornate con i miei colleghi di Parigi e Berlino”.
“Stiamo cercando di definire una politica industriale comune – ha proseguito il ministro -. Sapendo quanto è complicato il mondo, con la guerra ai nostri confini, e la sfida titanica agli investimenti di Cina e Stati Uniti c’è poco da stare allegri. Il nostro futuro è in pericolo”.
“Rivendico il fatto che questo mese siamo per la prima volta sotto il tasso di inflazione di Francia, Spagna e Germania, e persino della media dell’Unione. L’aumento dei prezzi del cosiddetto carrello della spesa ha avuto un fortissimo calo, dal 8,1 al 6,3 per cento e il costo medio della benzina è sceso sotto 1, 9 euro”.
A proposito dello scherzo telefonico al premier: “La prima cosa che emerge – ha detto Urso – è la coerenza di Giorgia Meloni nelle posizioni che esprime con chiunque parli, in incontri pubblici o riservati. Per questo la trappola è fallita. Certo le modalità con cui questi attori agiscono sembrano corrispondere alla regia della disinformazione russa”.