“Vogliamo credere che si tratti soltanto di una questione di tempo e che a breve la cosa venga chiarita in sede di Governo prima ancora che Parlamentare poiché, stando all’attuale formulazione legislativa dell’Assegno unico universale per i figli, essendo questo inesportabile all’estero, si creerebbe un vulnus normativo preoccupante, su cui è indispensabile agire con celerità. Lo dichiara Iris Lauriola, Segretario Nazionale della CONFSAL UNSA ESTERI.
“Come tutti ben sanno l’Assegno universale per i figli va a sostituire, razionalizzandole, tutte le misure di sostegno alla genitorialità, detrazioni e assegni familiari finora vigenti nel nostro ordinamento e che erano riconosciuti a tutti i connazionali a prescindere dal luogo di residenza – spiega Lauriola –; il fatto che l’attuale configurazione dell’assegno non si possa applicare all’estero, ma nel contempo annulla tutte le altre misure, lascerebbe tutti gli italiani privi di sostegni in una sorta di paradosso legislativo dalla forte connotazione di illegittimità costituzionale”.
Lauriola conclude: “Chiediamo a gran voce al Ministro Di Maio di farsi portavoce di questo paradosso e che si arrivi, già nel decreto sostegni-bis attualmente in fieri, ad una rettifica della disciplina che preveda, eventualmente una deroga per i cittadini all’estero, verso cui potrebbero restare vigenti i pregressi riconoscimenti in materia di prestazioni di sostegno alla famiglia”.