Si chiama Valerio Pagliarino, ha 16 anni, è studente di un liceo scientifico della provincia di Asti e ieri si è aggiudicato il primo premio della ventottesima edizione del Concorso giovani scienziati della Commissione Ue, col progetto "LaserWan: connessione a banda ultralarga laser". In che cosa consiste? In un ingegnoso sistema per aumentare (utilizzando i tralicci dell’alta tensione già esistenti al fine di creare una sorta di fibra ottica virtuale con la tecnologia laser) la copertura della banda larga, con la possibilità
di portarla nei piccoli centri vittime del Digital divide, dove oggi la rete ancora non esiste o viaggia a velocità improponibili. Proprio come il suo paese, Castelnuovo Calcea, 738 anime in provincia di Asti.
Qui Valerio ha prima messo a punto la sua soluzione riadattando vecchi elettrodomestici e comprando il resto del materiale elettronico online e poi, su consiglio di una sua insegnante, l’ha brevettata. Dai test risulta che con questo sistema si può navigare fino a 500 mega al secondo e a una prima valutazione ha un costo di 100 volte inferiore rispetto alla fibra ottica.
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