Non solo medicina. Corsi di laurea a numero chiuso proliferano in tutto il Paese. Alla Statale di Milano dal prossimo autunno anche i corsi umanistici saranno a numero chiuso. Sul tema è intervenuto a Radio Cusano Campus il Prof. Stefano Zecchi.
“E’ tutto sbagliato. Posso capire un controllo negli accessi per le facoltà di medicina o ingegneria, senza tener conto di come vengono selezionati i candidati, ma sulle facoltà umanistiche la trovo una cosa assolutamente cretina: le possibilità di impiego sono le più varie e non calcolabili in alcun modo. Abbiamo bisogno di laureati che abbiano capacità di essere l’elite culturale del Paese, anche se è evidente che si riconosce poco valore alla laurea. Mi dispiace fare polemica, ma abbiamo la ministra della pubblica istruzione, quella della sanità e quello della giustizia che non sono laureati”.
Rispetto alla mancanza dei professori negli atenei italiani: “il problema è che si è pensato a un’università per i professori, non per gli studenti. Quella italiana è un’università che serve a dare lavoro ai professori, non è stata pensata per gli studenti. E’ un’università in cui la selezione del corpo docente è una delle più disastrose che ci possa essere e i nodi stanno venendo al pettine. Si sta liquidando l’università al Sud, è inaccettabile”.
Discussione su questo articolo