Il nome ancora non c’e’. Ma per la presidenza di Unicredit i tempi, comunque, si stringono. Il comitato Governance ha delineato una proposta del profilo dei candidati e ha dato mandato al vicepresidente, Vincenzo Calandra Buonaura per la presentazione della sintesi al consiglio stesso.
In Piazza Cordusio e’ stata una giornata di incontri con un vertice delle Fondazioni nel primo pomeriggio seguito poi dal comitato Governance. Presenti tra gli enti i vertici di Cariverona, Paolo Biasi, di Crt Andrea Comba e di Carimodena Andrea Landi. In sede anche l’ex governatore della Banca Centrale libica, Farhat Omar Bengdara. Questi, dopo la guerra civile in Libia, siede come indipendente nel Cda della banca e figura ancora come componente del comitato strategico.
Ma le bocche degli azionisti restano cucite. Tra questi Luigi Maramotti, consigliere e membro del Governance che si e’ limitato ad un: ‘non posso dire niente’. Appare chiaro, comunque che tra i soci, le fondazioni in testa, si stia cercando di sbrogliare la matassa e trovare un candidato condiviso e dal profilo internazionale adatto ad una banca come Unicredit. D’altro canto, proprio ieri, il vice presidente di Crt, Giovanni Quaglia ha indicato che si fara’ in fretta. Un obiettivo primario che si e’ dato anche il comitato Governance che, in una nota a fine giornata, ha precisato anche che si e’ riunito per completare la definizione di una proposta volta ad individuare il profilo qualitativo e quantitativo ottimale del prossimo Cda.
Non sono previsti board straordinari a stretto giro. L’unico in programma e’ quello del 27 marzo quando verranno licenziati i conti del 2011. Peraltro c’e’ ancora tempo per la presentazione delle liste in vista dell’assemblea dell’11 maggio. Il termine e’ meta’ aprile e per quella data, sicuramente anche prima – assicurano i ben informati – il nome per la presidenza ci sara’.
Intanto oggi hanno fatto visita in Unicredit sia l’ex ministro dell’Economia, Domenico Siniscalco sia il banchiere d’affari, Andrea Orcel. Il numero uno di Merrill Lynch in Italia ha negato qualsiasi coinvolgimento nella rosa dei papabili alla presidenza ‘Non c’entro niente, sono venuto a vedere un amico’, ha detto. E’ una ‘normalissima visita di business’, e’ stata, invece, la risposta di Siniscalco.
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