“Come era ampiamente previsto, la Commissione Europea approvando il Pacchetto di primavera 2019 del semestre europeo per l’Italia raccomanda una procedura per debito elevato, già al 132,2 per cento del PIL nel 2018 e in aumento al 133,7 per cento quest’anno e al 135,2 per cento nel 2020, secondo le previsioni di Bruxelles. Sarà quindi necessario intervenire, a meno di non finire come la Grecia nel 2009, con una manovra correttiva e con un’”operazione verità” che ridiscuta tutte le disastrose scelte economiche del Governo giallo-verde ”. Così dichiara l’On. Massimo Ungaro, deputato del PD componente della VI Commissione Finanze di Montecitorio.
“La disoccupazione giovanile – prosegue l’On. Ungaro – è in aumento al 31.4%, le misure “principe” del Governo Conte “Quota 100” e “Reddito di Cittadinanza” non danno alcun effetto positivo – né in termini di maggiore occupazione né di punti di PIL come ribadisce oggi il rapporto della Commissione Europea sull’Italia– dimostrando solo il loro grande costo senza alcun beneficio per il Paese o in favore delle fasce più deboli. Entrambe le misure rischiano inoltre di favorire il lavoro nero. Inutile pensare ai complotti di potenze straniere o a fantomatiche colpe del PD, un refrain di una pagina di storia passata che l’Italia non merita, occorre correggere la rotta presto e bene e se il Governo non ne è capace vada a casa.
“Come se non bastasse il Vice Premier Salvini – conclude l’On. Ungaro – invece di mettersi al lavoro arriva a proporre “Quota 41”, il che renderebbe il nostro debito ancora meno sostenibile, ci priverebbe di risorse preziose per rilanciare la crescita tutto questo a scapito delle generazioni future davvero dimenticate da questo Governo”.