“A quanto si apprende dalle notizie che giungono dal Consiglio Europeo in corso serve ancora più tempo per concludere, se ci si riuscirà, le trattive UE-Regno Unito sulla Brexit. E l’Italia rappresentata dal Presidente Conte sta a guardare. Dovrebbe invece fare il contrario: non solo perché la Brexit, per quanto a mio avviso sia stata una scelta sbagliata dei britannici, potrebbe essere un’occasione per l’Italia ma anche perché sono oltre 700.000 gli italiani residenti in Gran Bretagna e in caso di mancato accordo UE-UK potrebbero non essere tutelati i loro diritti essenziali”. Lo afferma l’On. Massimo Ungaro, deputato del PD eletto nella circoscrizione Europa, sul Consiglio Europeo in corso.
“Non è poi ancora stato nominato il nuovo responsabile di coordinamento interministeriale per la Brexit a Palazzo Chigi. Di più con il decreto sicurezza del Ministro Salvini verranno allungate di mille giorni o più il riconoscimento di un semplice matrimonio italo-britannico. Ogni giorno che passa, con lo stallo dei negoziati, cresce la probabilità che non si trovi un accordo tra UE e Regno Unito prima del 29 Marzo 2019”.
“Cosa sta facendo il governo – conclude Ungaro – per prepararsi a questo scenario? Sarebbe oltremodo opportuno che il Governo prepari un piano di emergenza, come stanno facendo altri partner europei, la Francia in primis. Sarebbe infine auspicabile un piano organico per favorire il rientro degli italiani che decideranno o dovranno rientrare nella Penisola per forza maggiore, garantire al contempo i diritti dei cittadini britannici residenti in Italia, così come agire per la reciprocità tra Italia e Regno in tema di libera circolazione delle persone e delle merci”.