“Viste l’inerzia delle autorità fiscali e previdenziali italiane e l’indisponibilità di quelle svizzere abbiamo presentato una interrogazione in Commissione Affari sociali della Camera ai ministri del Lavoro e dell’Economia per chiedere una soluzione al grave problema della complessità delle procedure che i nostri pensionati Inps residenti in Svizzera devono affrontare per ottenere il rimborso da parte dell’Agenzia delle Entrate delle ritenute fiscali trattenute dall’Inps sulle loro pensioni”. Lo dichiarano in una nota congiunta Massimo Ungaro e Angela Schirò, deputati Pd eletti nella ripartizione estera Europa.
“Nonostante l’esistenza di una Convenzione contro le doppie imposizioni fiscali tra Italia e Svizzera i nostri pensionati residenti in Svizzera vengono tassati due volte: una volta in Svizzera così come stabilisce la Convenzione e un’altra volta in Italia dall’Inps che come sostituto di imposta effettua le ritenute alla fonte fino a quando i pensionati interessati non inviano all’Istituto previdenziale italiano un formulario di domanda di esenzione dell’imposta italiana.
Questa operazione troppo spesso impiega tempi lunghi (anche anni) e così l’Inps nel frattempo trattiene ai fini fiscali somme che invece andrebbero erogate al lordo di imposte considerato che i pensionati in virtù della Convenzione dovrebbero pagare le tasse solo in Svizzera.
Per ottenere il rimborso di queste somme “arretrate” – impropriamente trattenute dall’Inps e riferite ad anni precedenti – è previsto che i pensionati interessati redigano una apposita domanda, contenente l’attestazione di residenza fiscale in Svizzera, da indirizzare al Centro Operativo dell’Agenzia delle Entrate di Pescara. Purtroppo le autorità fiscali svizzere, adducendo il fatto che il formulario di domanda per il rimborso delle somme trattenute dall’Inps non è contemplato nella Convenzione contro le doppie imposizioni fiscali, si rifiutano di produrre e attestare alcun tipo di documentazione (modelli, formulari, etc.) che i pensionati interessati possano inviare all’Agenzia delle Entrate di Pescara per ottenere i rimborsi per la tassazione concorrente effettuata dall’Istituto previdenziale italiano”.
“I nostri pensionati dell’Inps residenti in Svizzera, quindi, rischiano ora di pagare le tasse sulle loro pensioni due volte, in Italia e in Svizzera, nonostante l’esistenza della Convenzione contro le doppie imposizioni fiscali e per una deficienza burocratica degli enti preposti all’attuazione della convenzione.
Con la nostra interrogazione – concludono i dem – oltre ad esporre il problema abbiamo sollecitato i ministeri competenti a trovare una urgente ed adeguata soluzione e a mettere i nostri pensionati in Svizzera nelle condizioni di richiedere e ottenere il rimborso delle tasse trattenute dall’Inps”.