Dedico l’ultimo mio post dell’anno a tutti quegli imprenditori e quei lavoratori che, a causa della crisi, hanno perso l’azienda ed il lavoro. Nicolas Sarkozy diceva sempre che l’Europa non può essere la sola regione al mondo a difendere così poco e così male le proprie frontiere e i propri interessi economici.
Sarkozy era solito ripetere che non abbiamo fatto l’Europa per metterla nelle mani di tecnocrati rimbecilliti che si occupano solamente della temperatura dei piatti nei ristoranti, delle dimensioni dei piselli, di fare norme contro la Nutella, di legiferare sull’apertura della caccia o di vietare il pascolo delle mucche in prossimità dei ruscelli. E mentre i tecnocrati, grassamente pagati dai contribuenti, danno prova costante del loro ingegno e della loro arguzia, i mercati europei sono invasi da merci fabbricate in paesi che fanno lavorare schiavi e bambini e che non rispettano alcuna delle norme che vengono imposte ai nostri imprenditori.
L’Europa, diceva sempre Sarkozy (che non può certo essere tacciato di anti-europeismo), apre i suoi mercati pubblici a tutti gli operatori economici del mondo, mentre, ad esempio, gli Stati Uniti riservano i propri mercati pubblici solo ad imprese che operano negli Stati Uniti; questo in virtù del Buy American Act in vigore dal 1934. Perchè l’Europa non potrebbe fare altrettanto? Perchè l’Europa dovrebbe interdirsi ciò che il paese più liberale del mondo si concede? Abbiamo fatto l’Europa per far circolare liberamente i cittadini da uno Stato e l’altro: per questo abbiamo abolito le frontiere tra Paesi, in nome di una frontiera unica; la frontiera europea.
Abbiamo fatto l’Europa per poter permettere una buona integrazione, per combattere il comunitarismo e non per raccogliere tutta la miseria del mondo. Se le frontiere presentano delle falle, come nel caso delle frontiere greco-turche, è giusto rivedere gli accordi di Schengen. Vogliamo l’unità politica e siamo pronti a cedere quote di sovranità ad un’istituzione centrale forte e credibile ma non alla Germania. Vogliamo poter criticare questa Europa senza essere tacciati di populismo o di anti-europeismo: l’Europa dei tecnocrati e di Angela Merkel non mi piace. Helmut Kohl, uno dei padri dell’Europa, nel 2011 sbottò: "Angela Merkel sta rovinando la mia Europa". Per questo la proposta politica di Monti e dell’ammucchiata che lo sostiene non è credibile. Per questo occorre una svolta, occorre riprendere in mano il nostro destino, per il nostro avvenire e per quello dell’Europa.
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