Papa Francesco potrebbe avere un’altra grana. Si deve nominare il prefetto per il Dicastero per la Dottrina della Fede (ex-Congregazione per la Dottrina della Fede) e la scelta sarebbe caduta sul giovane vescovo tedesco Heiner Wilmer. Nato a Schapen, nella Bassa Sassonia il 6 aprile 1961, monsignor Wilmer è vescovo di Hildesheim dal 6 aprile 2018.
Il Dicastero per la Dottrina della Fede ebbe già in passato dei prefetti tedeschi. Si possono ricordare il cardinale Joseph Aloisius Ratzinger, che poi divenne Papa con il nome di Benedetto XVI, ed il suo immediato successore, il cardinale Gerhard Ludwig Müller. Quest’ultimo ebbe degli attriti con Papa Francesco.
Ora, la nomina di Wilmer sta facendo storcere il naso a molti per le idee che ha. Wilmer è noto per le sue affermazioni marcatamente progressiste.
Sul celibato dei sacerdoti, egli ha detto di essere “appassionato e felice di essere un religioso celibe” ma che nel contempo il celibato potrebbe essere vissuto brillantemente se non fosse obbligatorio. Sostenitore del controverso Cammino Sinodale tedesco, quel sinodo della Chiesa tedesca che vorrebbe implementare una riforma progressista, come la Comunione da dare anche ai protestanti, Wilmer ha definito il teologo condannato dalla Chiesa e spretato Eugen Drevermann “un profeta del nostro tempo misconosciuto dalla Chiesa”.
Questa nomina non ha convinto molti, specie in ambito cattolico. Ci si dovrebbe chiedere chi sia stato a proporre il nome di Wilmer come nuovo prefetto del Ministero per la Congregazione della Fede. Appare evidente che nella Chiesa vi sia una situazione di conflitto e la nomina di una figura come quella di Wilmer potrebbe creare una divisione ancora più marcata tra progressisti e conservatori.