Mi sento di dare una risposta all’onorevole Fabio Porta riguardo l’assenza di delegati italiani all’insediamento del nuovo presidente brasiliano Lula.
Rispondo a questa parte dell’articolo del deputato del Partito Democratico: “L’unico grande Paese europeo che non ha inviato alcun membro di governo è stato l’Italia. Un segnale di scarsa attenzione al Brasile ed alla grande collettività italiana che vive in quel Paese, indice di una visione miope e limitata dell’attuale governo in campo internazionale e nel rapporto con le nostre comunità che vivono nel mondo”.
Io non sono d’accordo con l’onorevole Porta. Sia ben chiaro, lo scrivo senza voler fare polemica con il deputato dem, il quale ha il mio rispetto. Però, l’attenzione verso gli italiani all’estero da parte dell’attuale Governo c’è. Per esempio, l’esecutivo ha accolto le richieste del MAIE, il Movimento Associativo Italiani all’Estero, come quella dell'”assunzione di nuovo personale per Ambasciate e Consolati italiani, una rete che è fondamentale per offrire servizi agli italiani all’estero e alle nostre imprese”. Questo è molto importante.
Il Governo ha premiato l’ottimo lavoro svolto dall’onorevole Franco Tirelli e dal senatore Mario Borghese, esponenti del MAIE. Certo, si dovrà provvedere anche a riformare il meccanismo di voto degli italiani all’estero, ma è un buon inizio.
Servono risposte concrete ed il Governo le sta dando. Questo vale per gli italiani e gli italo-discendenti residenti in Brasile, come per quelli che vivono in altre parti del mondo.
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Di certo, le relazioni bilaterali tra Brasile e Italia ci saranno comunque, in vari campi, anche se non deve essere dimenticato che nei suoi precedenti mandati Lula fu colui che non consegnò Cesare Battisti alle nostre autorità. A parte questo, le relazioni italo-brasiliane saranno garantite. Il Brasile resta un interlocutore importante.
Si può anche capire l’uscita dell’onorevole Porta. Lui fa parte del Partito Democratico, un partito di opposizione, e quindi fa il suo mestiere di oppositore. Però, con il dovuto rispetto, sarebbe bene non anteporre la dialettica politica e le questioni tra partiti alla realtà dei fatti.