L’anno prossimo si dovrà eleggere il prossimo presidente della Repubblica. L’attuale inquilino del Quirinale, Sergio Mattarella, ha annunciato che non farà come il suo predecessore Giorgio Napolitano e che, quindi, non si ricandiderà. I partiti fanno grandi manovre e circolano vari nomi.
Si parla di Romano Prodi, di Pierferdinando Casini, di Dario Franceschini, di Paolo Gentiloni e persino dell’attuale premier Mario Draghi.
Secondo quanto riportato da Maurizio Belpietro, nel suo editoriale su “Panorama”, Matteo Salvini vorrebbe Mario Draghi al Quirinale. Se Draghi salisse al Colle come nuovo capo dello Stato si aprirebbe la strada alle elezioni, dato che sarebbe difficile trovare un sostituto a Palazzo Chigi. Il centrosinistra ed il Movimento 5 Stelle sarebbero contrari, dato che di voto non vogliono neppure sentir parlare.
Tenendo conto dell’asse PD-Movimento 5 Stelle, non sarà facile che Draghi diventi il nuovo presidente della Repubblica, neppure con i voti di Fratelli d’Italia. L’attuale ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini occhieggia al Movimento 5 Stelle e piace a tutta la sinistra. Unita al Movimento 5 Stelle, la sinistra avrebbe i numeri per fare eleggere una persona come Franceschini o anche uno come Romano Prodi. Tuttavia, personalità come Prodi, Gentiloni e Franceschini rappresentano solo una parte del Paese. Prodi è identificabile come un uomo dichiaratamente di sinistra e lui stesso l’ha ammesso. Il presidente della Repubblica non deve essere divisivo. Al contrario, deve rappresentare l’unità del Paese.
Oltretutto, deve essere ricordato che i grandi elettori non sono solo i parlamentari ma anche i delegati delle regioni, le quali sono a maggioranza di centrodestra. Dunque, alcuni avrebbero indicato come successore di Mattarella qualcuno che potrebbe essere una figura di compromesso. Questo qualcuno sarebbe una persona di centro. Per questo motivo, sarebbe stato indicato il nome di Pierferdinando Casini. Egli è stato presidente della Camera dei Deputati con il centrodestra e presidente della commissione della Camera sulle banche con il centrosinistra. Non è di destra né di sinistra. Sarà forse lui l’inquilino del Quirinale? Lo sapremo solo il prossimo anno.