Lo scorso lunedì 20 novembre, Enrico Invidia – imprenditore italiano in Repubblica Dominicana -, in rappresentanza di un gruppo di residenti e imprenditori italiani in RD, ha inviato una lettera all’Ambasciatore d’Italia a Santo Domingo, Stefano Queirolo Palmas, nella quale spiega che lui e altri connazionali sono preoccupati dopo aver letto l’articolo pubblicato sul Fatto Quotidiano intitolato “Le feste del camerata Dussich: il fascio dell’italiano all’estero”.
La missiva è stata inviata per conoscenza anche al Direttore Generale degli Italiani all’estero alla Farnesina, Luigi Vignali, al Sottosegretario agli Esteri con delega agli italiani nel mondo, Giorgio Silli, al Segretario Generale del CGIE, Michele Schiavone, nonché al Comitato di presidenza del CGIE, alla presidenza del Consiglio dei ministri, ai parlamentari eletti all’estero, ai responsabili Estero dei partiti politici, agli Ambasciatori Italiani dei Paesi dell’America centrale, ai Com.It.Es di Centro America e Caraibi.
Riportiamo qui di seguito il testo integrale della lettera, così come è pervenuta a ItaliaChiamaItalia.
Naturalmente, se qualcuno ha qualcosa da dire su questa vicenda, noi siamo qui: le pagine del nostro giornale, come sempre, sono a disposizione di chiunque voglia intervenire sul caso.
LA MISSIVA
S.E. Ambasciatore Queirolo Palmas,
ci riempie oltremodo di preoccupazione, quanto riportato dal giornale Italiano “Il Fatto Quotidiano” e da vari organi di stampa incluso reti sociali italiane e straniere su quanto pubblicato in data 14 Novembre 2023 dal titolo “Le feste del camerata Dussich: il fascio dell’Italiano all’estero”.
Protagonista è il Sig. Paolo Dussich, residente in Repubblica Dominicana, delegato nazionale del CTIM in Repubblica Dominicana, responsabile di Fratelli d’Italia e consigliere CGIE di nomina governativa.
A corredo dell’articolo vengono pubblicate foto che ritraggono il Sig. Dussich in atteggiamenti inequivocabili; camicia nera, simboli del regime fascista, busto di Mussolini, croci celtiche, saluto fascista, foto dal 2004 fino a recenti. Si tratta, evidentemente, di apologia di fascismo, che in Italia è reato.
Ci troviamo dunque di fronte a un rappresentante delle istituzioni, entrato al CGIE attraverso una nomina politica, che non ha mai rinnegato una fede estremista, neppure al giornalista che lo ha intervistato, ammettendo candidamente di aver organizzato incontri come quello raccontato dal quotidiano.
Risulta evidente che vi è un “fascista dichiarato” in una istituzione che dovrebbe essere al di fuori delle parti e proteggere le comunità Italiane all’estero come il CGIE.
Per ciò che concerne, a livello locale, il Com.It.Es. di Santo Domingo, ci sorprende vedere che lo stesso Com.It.Es. abbia aperto un ufficio per il pubblico, dentro la sede del CTIM, sempre del Sig. Dussich, dove campeggia il busto del Duce, il tutto con la approvazione dei membri Com.It.Es. con tanto di foto esposte sulle reti sociali.
Il problema in Repubblica Dominicana e di conseguenza in seno CGIE diventa più complesso quando membri del Com.It.Es. difendono le posizioni del Dussich, pubblicamente, definendole “pettegolezzi”, in realtà cosa imbarazzante per dei rappresentanti degli Italiani all’Estero.
Per ultimo, ci risulta che lo stesso Dussich sia stato anche nominato Cavaliere della Repubblica Italiana.
Eccellenza, con tutto il rispetto, e non perché siamo di ideologie opposte, le chiediamo di intervenire a livello locale con il Com.It.Es. per mettere fine a quanto esposto, facendo luce su una vicenda che sicuramente non è consone alla costituzione della Repubblica Italiana.
Cosi come chiediamo al Segretario generale del CGIE Michele Schiavone di chiedere la sostituzione immediata del consigliere Dussich con altra persona di nomina governativa dello stesso schieramento politico, se così lo ritengono opportuno.
Siamo certi della vostra comprensione, resteremo in attesa di vostre disposizioni relative a quanto descritto, per ammendare un problema che potrebbe portare a conseguenza più profonde.
Cordiali saluti,
Enrico Invidia
Impresario in Repubblica Dominicana, in rappresentanza di un gruppo di residenti e imprenditori italiani in RD