Una scia di sangue inarrestabile. Un bimbo di 4 anni è morto ad Elgin, nell’Iowa, dopo essere stato colpito da un proiettile alla testa probabilmente sparato da lui stesso. La polizia è intervenuta dopo la telefonata al 911: sul posto, oltre alla vittima, erano presenti anche due bambini e due adulti. In base a una prima ricostruzione, il piccolo si è sparato accidentalmente in casa mentre la madre si trovava in giardino.
Non è solo la drammatica statistica delle sparatorie a scuola a far discutere, commenta Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, ma anche quella, altrettanto drammatica, degli incidenti che accadono in casa, spesso per pistole o fucili lasciati incustoditi.
Dati alla mano, il fenomeno della strage dei bimbi uccisi in casa è impressionante. Secondo il Centers for Desease Control and Prevention, l’autorità sanitaria negli Usa, in America il 2015 potrebbe essere un anno record: ci sono stati 39.449 episodi con armi da fuoco, 9.940 morti, tra cui 550 bambini e 1.962 teenager. A scuola sono state 45 le stragi nel 2015, incluso il massacro nell’Oregon del 1° ottobre. Di queste vittime alcune avevano meno di 5 anni. Anche per i primi cinque mesi del 2016 gli episodi shock non sono meno.
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