Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, intercettato a margine della presentazione del nuovo Tribunale dei Brevetti a Milano, torna a parlare delle nomine europee: “Ritengo che al nostro Paese spetti un commissario con un portafoglio importante e ci spetti, come è sempre stato tranne che nell’ultima commissione, una vicepresidenza che non è solo un fatto simbolico, ma politico”.
Per Tajani “si doveva discutere di più con l’Italia per quanto riguarda la forma, prima di arrivare in Consiglio bisognava parlare col presidente del Consiglio italiano. Detto questo però il peso dell’Italia sarà nella nuova commissione europea”.
Il ministro affronta anche il tema del futuro politico di Ursula Von Der Leyen.
“Il nome non è in dubbio – dice -, ormai il consiglio ha preso la sua decisione che deve essere votata dal Parlamento. C’è stata una maggioranza in consiglio e ora bisogna trovare una maggioranza in Parlamento: ecco perché io per garantire sicurezza alla sua elezione ritengo che sia importante che si apra un dialogo anche coi conservatori, perché così sarebbe garantita”.