Il premier Matteo Renzi ha criticato la linea del rigore imposta dalla Germania e (in risposta) dalla Germania sono partite delle critiche a Renzi. A questo punto, ci sarebbe da chiedersi se Renzi stia facendo partire un serio cambiamento nella politica italiana e dell’atteggiamento della politica italiana verso la Germania negli ultimi tre anni o se il suo sia stato solo un bluff per avere i consensi.
L’augurio di noi italiani è (e deve essere) che Renzi voglia cambiare davvero l’atteggiamento che la politica italiana ha avuto verso la Germania negli ultimi tre anni, un atteggiamento di subalternità, per non dire quasi ancillare.
Ricordo che proprio la linea del rigore che è stata imposta dalla Germania ha portato l’Italia allo sfascio di oggi. Circa il 43% dei giovani sono disoccupati e la disoccupazione totale arriva al 13%. Le aziende continuano a chiudere. Il potere di acquisto delle famiglie è crollato. Inoltre, riguardo l’immigrazione clandestina, la linea tedesca ha fatto sì che l’Italia sia stata lasciata sola nell’affrontare quella che può essere definita una vera e propria invasione dall’Africa del Nord.
L’auspicio è che Renzi inizi a battere i pugni sui tavoli di Bruxelles (che obbedisce ai dettami di Berlino) e a fare la voce grossa per fare sì che la linea tedesca del rigore sia abbandonata o quantomeno moderata.
Ora, però, ci dovremmo porre una domanda. Quando Berlusconi era premier e si opponeva alle pretese di Berlino (pagando un prezzo alto, viste le recenti rivelazioni), la sinistra (il partito di Renzi) dava manforte alla cancelliera Angela Merkel. Ora che a fare ciò è Renzi, cosa dicono gli stessi signori della sinistra? Daranno manforte alla signora Merkel anche in questo caso? Io dico che ciò è possibile! Renzi (che politicamente non mi piace) ha molti nemici dentro il suo partito. A questo punto, dovrebbe passare ai fatti e dimostrare che non sta bluffando.
Discussione su questo articolo