“Non si puo’ stare allo stesso tempo con l’europeismo e con Orban. Non si puo’ essere sostenitori insieme di Draghi e di Orban. Semplicemente, non si puo'”. Lo scrive su Twitter il segretario del Pd Enrico LETTA, che in un altro tweet aggiunge: “L’Alleanza in Europa dei Sovranisti di Salvini e Meloni ha due Primi Ministri Orban e Morawiecki. Sono gli unici 2 che l’anno scorso han messo il veto a NextGenerationEU e al Recovery Plan che salva l’Italia. Solo la determinazione degli altri 25 li ha poi battuti”.
Non tarda ad arrivare la replica delle Lega. “La carta dei valori, firmata oggi anche da Matteo Salvini, non è in alcun modo un attacco a Draghi ma è un punto di vista costruttivo e ampiamente condiviso sul futuro dell’Ue. Le parole di Enrico Letta su Viktor Orbán sono sorprendenti. Non solo perché il leader ungherese è al governo dopo aver vinto le elezioni (mentre il Pd è in maggioranza e al governo da quasi un decennio senza aver mai avuto chiaro mandato popolare). Ma soprattutto perché Orbán era nel Ppe fino al marzo scorso, e quindi è stato a tutti gli effetti un alleato dei socialisti di cui fa parte il Pd di Letta. Tanto che anche Orbán aveva votato per Ursula von der Leyen. La continua propaganda del Pd – proseguono fonti leghiste – mette in pericolo il governo Draghi e quindi l’Italia, già indebolita dalla pandemia e dagli errori del governo giallorosso il cui premier Conte era un leader irrinunciabile per il Pd e che ora è rinnegato perfino da Beppe Grillo. Se Letta cerca “nemici” dell’Italia, può trovarli nei governi frugali che a Bruxelles sono nella sua stessa coalizione”.