«L’accordo economico commerciale e globale, rinominato CETA, siglato a Bruxelles il 30 ottobre 2016 fra l’Unione Europea e i suoi stati membri e dal Canada, non ha mai raggiunto la calendarizzazione e la piena esecuzione. I miei sforzi, nelle ultime settimane, sono stati incentrati a voler proporre un Disegno di Legge che abbia come finalità quella di sottoporre al Parlamento italiano appunto la ratifica e l’esecuzione degli accordi previsti dal CETA», così ha dichiarato la senatrice Francesca La Marca.
«Gli obiettivi del CETA – ha continuato la senatrice La Marca – sono la progressiva liberalizzazione degli scambi commerciali, la riduzione o soppressione reciproca dei dazi doganali sulle merci originarie dell’altra parte, l’assicurazione da ambo le parti dell’astensione dall’adozione o dal mantenimento in vigore di divieti o restrizioni all’importazione e all’esportazione delle merci; il principale effetto è in ogni caso l’eliminazione di gran parte delle tariffe doganali tra Unione Europea e Canada, oltre il 98% delle barriere tra le parti».
I negoziati che hanno portato al CETA sono durati 5 anni, dal 2009 al 2014. L’accordo è stato approvato dal Parlamento Europeo il 15 febbraio 2017, con 408 voti favorevoli, 254 contrari e 33 astenuti, poi la questione è passato ai singoli stati membri dell’UE, fra cui l’Italia che però non ha mai ratificato in via definitiva l’accordo. Il DDL di iniziativa della senatrice La Marca è stato sottoscritto, fra i tanti colleghi del gruppo PD, anche dalla vicepresidente del Senato, Anna Rossomando e dal capogruppo PD in commissione Esteri, Alessandro Alfieri e si inserisce in un contesto di rilancio e rafforzamento dei rapporti fra l’Unione Europea e il Canada.
«Come è evidente, l’attuazione di questo accordo giova sia alle imprese che alle produzioni italiane e di rimando a quelle canadesi. Infatti, pur nell’attuazione incompleta, in 6 anni il CETA ha determinato un forte aumento degli scambi bilaterali e bidirezionali di merci tra UE e Canada (31%), raggiungendo i 60 miliardi di euro; una crescita ancora più elevata (41%) è stata registrata negli scambi di prodotti alimentari e agricoli della UE verso il Canada, pari a un aumento del 26% dal 2017. I suoi effetti sono già in atto, eppure il CETA necessita di un’attuazione completa per poter essere determinante negli scambi commerciali e nell’economia canadese, italiana e dell’Unione Europea tutta». ha concluso la senatrice Francesca La Marca.