‘Casini e’ quello che ha trasformato l’Udc di Cuffaro nel partito della legalita’. E’ uno che sente puzza di bruciato prima che ci sia il fuoco. Da Rutelli ha preso le distanze prima che esplodesse il caso Lusi. E oggi fa lo stesso con la Polverini, perche’ capisce che queste sono cose micidiali, che fanno perdere consensi…’. E’ cosi’ che un dirigente Udc, chiedendo l’anonimato, spiega il repentino raffreddamento dei rapporti tra l’Udc e Renata Polverini. Il ‘Lazio-gate’ e’ solo all’inizio, il rischio crisi non e’ certo scongiurato, sebbene la Governatrice ad oggi escluda di dimettersi. Di certo invece c’e’ che Pier Ferdinando Casini, nell’arco di 48 ore, sembra aver cambiato idea ed i centristi ora mostrano freddezza. Anche a voler tralasciare la presenza della Polverini in prima fila a Chianciano alla convention Udc (peraltro invece richiamata ieri da Italia Futura di Luca Cordero di Montezemolo, che in un editoriale online ricordava come in quella sede la Governatrice fosse portata ad esempio di moralita’), dopo il primo j’accuse alla Pisana Casini si schiero’ immediatamente con la Governatrice. ‘La Polverini ha tutto il mio consenso, e’ stata coraggiosa’, disse. Sono seguite 48 ore di silenzio e l’eloquente presa di distanza del segretario del partito Lorenzo Cesa, che pur senza pronunciare la parola ‘dimissioni’ ieri metteva in chiaro: ‘L’Udc non e’ disponibile ad andare avanti in una situazione di grande confusione. Cosi’ non puo’ durare a lungo’. Apertura di credito chiusa, dunque, in attesa di capire quale piega prendera’ l’affaire, che il Pdl si affretta a dichiarare chiuso. E anche oggi Cesa mostra cautela: ‘C’e’ poco da esaltarsi… ma quello che e’ stato fatto dalla presidente Polverini e dal consiglio e’ un primo passo apprezzabile. L’auspicio e’ che si prosegua su questa strada’.
Del resto, c’e’ chi in queste ore pronostica ancora giorni difficili per la maggioranza alla Pisana. E non esclude che in futuro possa tornare comodo lo schema della ‘reggenza’ adottato ai tempi dello scandalo Marrazzo e dell’autosospensione del presidente: allora il vice Esterino Montino (Pd) assunse la reggenza fino alle elezioni. Attualmente, si fa notare, il vicepresidente della Giunta Polverini e’ l’Udc Luciano Ciocchetti. Intanto i vertici dell’Udc continuano riservatamente a consigliare alla Polverini di non andare avanti per altri due anni in un tale clima. E comunque mettono in conto un possibile scioglimento del Consiglio, che aprirebbe la partita delle nuove alleanze da fare.
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