Nella Sala Capitolare del Senato si sono aperti i lavori del Comitato Esecutivo dell’Internazionale Democratico-cristiana e di centro. Il presidente dell’Idc Pier Ferdinando Casini ha aperto l’assemblea con un ricordo di Oswaldo Paya’, storico leader del Movimento cristiano di Liberazione cubano recentemente scomparso in un incidente stradale. Casini lo ha definito "un eroe del nostro tempo, combattente per la liberta’ e della democrazia. Lui – ha concluso Casini rivolgendosi all’assemblea – deve essere il nostro esempio".
Il leader dell’Udc e’ stato riconfermato alla guida dell’internazionale democristiana e di centro. Lo ha deciso all’unanimita’ il congresso dell’Idc. "Vi ringrazio per la fiducia – ha detto Casini al comitato – in tutto il mondo la situazione e’ molto difficile sul piano economico e sociale. Il movimento dei centristi deve porsi soprattutto un obiettivo: contrastare il populismo e combattere l’antipolitica che si diffonde soprattutto in Europa. Non dimentichiamo mai – ha aggiunto Casini – che e’ la cattiva politica a generare l’antipolitica. Se vogliamo essere immunizzati dal virus dobbiamo contrastare con forza corruzione e affarismo: sono questi i nostri primi nemici". Nel pomeriggio i lavori proseguiranno alla Camera con la riunione dei leader dell’Idc. Presenti, tra gli oltre 150 delegati provenienti da tutto il mondo, i Primi Ministri Mariano Rajoy (Spagna), Antonio Samaras (Grecia), Viktor Orban (Ungheria), Sali Berisha (Albania), Enda Kenny (Irlanda) e il presidente del Ppe Wilfried Martens. Portera’ il suo saluto Mario Monti, presidente del consiglio Italiano.
IDC: IL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE NAPOLITANO A CASINI Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione del Congresso dell’Internaz ionale Democratica di Centro, ha inviato al Presidente Pier Ferdinando Casini, un messaggio in cui rileva che "i valori di libertà, solidarietà e giustizia sociale che costituiscono tanta parte della tradizione sociale cristiana, continuano a rappresentare punti di riferimento fondamentali per affrontare la complessità dei problemi che caratterizzano il mondo globalizzato di oggi e le gravi incertezze legate alla situazione economica generale, ben presenti anche al di fuori del continente europeo. A questa tradizione appartiene anche la piena consapevolezza che solo il rafforzamento dei processi di integrazione rende possibili in Europa percorsi di sviluppo sostenibile, secondo la visione – sancita dal Trattato di Lisbona – dell’economia sociale di mercato. E’ compito ineludibile delle forze politiche che operano nei diversi paesi, pur nel pieno rispetto delle specificità di ciascuna realtà, far sì che tale consapevolezza diventi patrimonio diffuso e condiviso, contrastando l’insorgere di illusori e facili populismi e il ripiegamento su anguste e sterili chiusure entro orizzonti nazionali. Con l’auspicio che dal vostro incontro possano venire utili approfondimenti in tale direzione, e con la certezza che anche il nostro paese, potrà giovarsi di una sempre più stretta integrazione europea e cooperazione internazionale, invio il mio migliore augurio per un proficuo svolgimento dei lavori".
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