Pier Ferdinando Casini, in una intervista radiofonica, avverte il popolo del centrodestra: nel Pdl "stiano attenti. Con Berlusconi possono prendere qualche voto in piu’, ma poi restano emarginati. Berlusconi – ha spiegato il leader dell’Udc – forse puo’ fermare l’emorragia in atto nel Pdl, ma lo mette fuori gioco definitivamente". L’ex premier "si presentera’ alle elezioni con gente piena di malumore nel suo partito, molti lo appoggeranno per prendere qualche seggio e il giorno dopo se ne andranno via. Questo e’ quel che accadra’, e’ cosa gia’ scritta".
Per Casini il ritorno del Cav in prima linea “sarebbe un film dell’orrore”. La presenza di Berlusconi alla guida del PdL, per il leader centrista è un ostacolo che non può essere superato: "Alfano da’ piu’ garanzie di Berlusconi – ha ammesso -. Fino a una settimana fa io parlavo con Alfano. E’ una persona che mi piace, ragionevole, seria, che ha cercato di aiutare il governo Monti. Poi e’ saltato fuori di nuovo Berlusconi. E’ chiaro che una politica del Pdl con Alfano e’ molto diversa, per noi, da una politica del Pdl con Berlusconi".
Dunque, fin quando l’ex premier resterà in campo, niente alleanza col PdL. Per il 2013 Casini vede "un patto fra progressisti e moderati". "Monti non rimarra’ disoccupato – ha assicurato Casini parlando a Radio anch’io -. L’Italia non puo’ fare a meno dei suoi uomini migliori. Si possono cambiare i ministri. Si possono cambiare le ricette. Ma non si puo’ indebolire il Governo Monti con i distinguo. Va mantenuto lo spirito dell’attuale maggioranza. E’ lo stesso spirito che in Germania porta ad una alleanza fra Cdu e Spd".
Monti non può essere “considerato una parentesi”. Il Professore "ha ridato credibilita’ e serieta’ all’Italia in sede internazionale, ha fatto risentire agli italiani la credibilita’ di chi siede a Palazzo Chigi". "Il nostro popolo sta facendo sacrifici, ma da questo governo in poi la politica deve unire le energie migliori per superare la crisi e avviarci al risanamento".
PDL, BONDI: CASINI HA RIFIUTATO DIALOGO PER CALCOLI MIOPI Secondo il senatore del PdL, Sandro Bondi, Casini porta “una grave responsabilita’ nella divisione degli elettori moderati in Italia, che ha indebolito la nostra prospettiva di governo e oggi consente ad una sinistra ancora impreparata a compiti di governo di ritenere a portata di mano, come nel 1994, la conquista del potere”. L’ex ministro ricorda che Alfano, “per ultimo, cosi’ prima di lui il presidente Berlusconi, ha perseguito con generosita’ e intelligenza un nuovo rapporto di alleanza con il partito di Casini, su basi completamente rinnovate rispettose dell’autonomia di ciascun partito e partendo innanzitutto dai contenuti. Chi ha rifiutato tutti questi tentativi e queste offerte sincere di dialogo e’ stato proprio Casini, che ha sempre coltivato il disegno di scompaginare e disgregare il Popolo delle Libertà per calcoli miopi e velleitari".
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