Che l’attacco russo all’Ucraina sia inaccettabile è chiaro, ma bisogna guardare anche quello che c’è stato a monte e l’Occidente ha le sue colpe.
L’Occidente, con gli USA governati da Joe Biden e l’Unione Europea in testa, hanno spinto per l’adesione dell’Ucraina alla NATO, senza tenere conto della realtà ucraina in sé. Infatti, non esiste una sola Ucraina, ne esistono tre.
La parte più orientale e meridionale del Paese è abitata da popolazioni russofone e legate alla Russia, anche sul piano religioso. La religione prevalente in quella zona è quella ortodossa, quella della Chiesa dipendente dal Patriarcato di Mosca. Queste popolazioni non vogliono l’adesione dell’Ucraina alla NATO. Poi, vi è una parte centrale, con Kiev, la capitale. Questa zona è abitata da ucraini, anch’essi per lo più di religione ortodossa ma fedeli alla Chiesa dipendente dal Patriarcato di Kiev, la Chiesa autocefala ucraina.
Per finire, vi è la Galizia, la parte che confina con la Polonia. La Galizia vede una presenza di cattolici latini, per lo più di lingua polacca, e greco-bizantini, per lo più di lingua ucraina. Sono presenti in quella zona anche forti comunità ebraiche. Questa parte è la più filo-occidentale.
Dunque, l’Occidente avrebbe dovuto lasciare stare l’Ucraina, vista la complessità del Paese. Avrebbe dovuto cercare una soluzione diplomatica con le autorità ucraine e con il presidente russo Vladimir Putin, una soluzione di compromesso che sarebbe potuta piacere a tutti. Invece, l’Occidente ha spinto per fare entrare l’Ucraina nella NATO. E’ stato miope perché non ha tenuto conto della realtà ucraina. Putin ha interpretato tale politica come un atto ostile alla Russia e alle popolazioni russofone in Ucraina e da lì si è arrivati al pasticcio nel quale ci troviamo oggi. Putin ha fatto una cosa gravissima, ma anche l’Occidente ha le sue colpe.