“Sono passati ormai alcuni giorni dalla diffusione in rete dei due orribili video delle presunte decapitazioni perpetrate da truppe russe, regolari o mercenarie, di soldati appartenenti all’esercito ucraino. Dopo l’annuncio da parte del portavoce del Cremlino Peskov dell’avvio di un’indagine per accertare la verità, le autorità russe hanno fatto calare una coltre di silenzio su quest’orrenda vicenda senza fornire ulteriori elementi che provino la propria estraneità a tali crimini. L’assenza di smentite e di una concreta volontà di cooperare nell’accertare le responsabilità di queste barbarie da parte da Mosca è inaccettabile, soprattutto alla luce dell’attuale presidenza russa del Consiglio di sicurezza dell’Onu. Se le accuse mosse dal governo ucraino dovessero essere confermate sarebbero di una gravità inaudita, in quanto le esecuzioni, che rievocano tristemente le tremende esecuzioni e mutilazioni perpetrate dallo Stato Islamico, rappresenterebbero una flagrante violazione della Convenzione di Ginevra. Secondo la quale, lo ricordiamo, va garantito il trattamento dignitoso ai prigionieri di guerra. Chiediamo a tutti gli attori coinvolti di fare piena luce su quanto accaduto, e di assicurare che i colpevoli di questi crimini contro l’umanità ne rispondano di fronte alla Corte Penale Internazionale”. Così dichiarano in una nota l’on. Federica Onori Capogruppo nella Commissione Esteri alla Camera dei deputati e l’Europarlamentare e Coordinatore per gli Affari Esteri ed Europei del M5S Fabio Massimo Castaldo.
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