“Pretendiamo chiarimenti da Meloni sul contributo dell’Italia ai nuovi aiuti militari europei a Kiev”. Lo dichiarano i parlamentari del Movimento 5 Stelle delle Commissioni Esteri, Difesa e Politiche Ue di Camera e Senato.
“Partiamo dallo sblocco del Fondo di Assistenza per l’Ucraina per 5 miliardi l’anno di aiuti militari: rientrando all’interno del meccanismo finanziario dell’European Peace Facility a cui l’Italia contribuisce con una quota fissa di circa il 12,5% è corretto dire che ciò comporta per il nostro Paese un nuovo esborso di 625 milioni?
A questo si aggiunge l’approvazione di una prima tranche di acquisti comuni europei di armi per Kiev da 1,4 miliardi finanziati con gli extraprofitti degli asset russi congelati: ma non aveva detto Meloni, dopo l’accordo al G7 in Puglia, che Italia ed Europa non avrebbero partecipato all’uso dei capitali russi per armare Kiev, che lo avrebbero fatto solo Usa, Canada, Regno Unito e Giappone? Quale sarà il contributo dell’Italia?
E il meccanismo di rimborso basato sui profitti degli asset russi requisiti sarà garantito, oppure rischia di saltare quando la pace con la Russia porterà allo scongelamento di questi capitali congelati?”, concludono.