Mi indigna che l’Italia ufficiale sia stata sostanzialmente zitta e non abbia battuto ciglio all’annuncio di Biden che ha deciso di fornire le bombe antiuomo a grappolo in Ucraina, bombe bandite dalle norme internazionali e dal trattato di Oslo, ufficialmente sottoscritto da 110 paesi tra cui l’Italia.
Ciascuno la pensi come crede sull’Ucraina, ma credere a uno Zelensky che chiede queste armi micidiali per usarle sul proprio territorio è ridicolo, perché non sono né armi da trincea né da prima linea, ma che per anni si riveleranno micidiali per i civili inermi, i bambini, i contadini e chiunque passerà per un terreno infestato da questi ordigni inesplosi messi al bando dal mondo civile.
Sono stato personalmente relatore alla Camera su queste vicende e votato l’embargo, ho visto le mutilazioni prodotte a troppi innocenti in Libano, in Laos, in Angola, in Afghanistan e pensare che gli USA (che, come ucraini, cinesi e russi non hanno sottoscritto il trattato) vogliano fornirle a Zelensky mi riempie di sgomento.
Se la giustificazione è che le possono usare i russi, non è che – se hai contro un barbaro – devi necessariamente scendere al suo livello per contrastarlo.
E si parla del “cattolico” Biden, un burattino che ha barattato evidentemente ogni principio morale all’industria delle armi. Quelle bombe non faranno vincere a Zelensky e agli alleati occidentali la guerra, ma creeranno tanti lutti e mutilati inutili.
Circa l’accordo sul grano difficile che Putin lo rinnovi viste queste novità, ma ci sarebbe un modo per annullare le conseguenze del blocco russo: visto che USA e Canada producono buona parte del grano mondiale (e ben di più dell’Ucraina) ne cedano un po’ alle popolazioni affamate ad un prezzo calmierato e il ricatto russo non funzionerebbe più.