E’ stata la disperazione il fattore scatenante che ha indotto Domenica Ruggiano ad uccidere il marito e la figlia. E’ quanto si e’ appreso in ambienti investigativi in merito alla confessione resa dalla donna che a conclusione dell’interrogatorio cui e’ stata sottoposta dal pm della Procura di Castrovillari Maria Grazia Anastasia si e’ autoaccusata dell’assassinio di Vincenzo e Rosa Genovese. Al momento nei confronti di Domenica Ruggiano non e’ stata emessa alcuna misura cautelare.
La disperazione di Domenica Ruggiano, e’ stato fatto rilevare dagli stessi ambienti, traeva origine dal forte risentimento nei confronti del marito. Nei confronti della figlia la donna aveva, invece, il timore che potesse subire le stesse sofferenze che aveva patito lei e questo l’avrebbe indotta ad ucciderla.
Il duplice omicidio, comunque, non e’ stato preceduto da alcun fattore scatenante. Non c’e’ stata alcuna lite o discussione, infatti, tra Domenica Ruggiano ed il marito in cui sia stata coinvolta la figlia, ma soltanto un forte risentimento accumulatosi negli anni. La donna ha maturato cosi’ il proposito di uccidere marito e figlia e l’ha messo in atto freddamente.
Dopo avere commesso il duplice omicidio Domenica Ruggiano ha tentato di uccidersi, ma e’ riuscita a ferirsi soltanto ad un’anca. La donna si e’ messa poi a letto senza avvertire nessuno di quanto aveva fatto aspettando di morire, ma la ferita che si era procurata non era di tale gravita’ da provocarne la morte.
Nella giornata di domani i magistrati della Procura di Castrovillari faranno il punto sulle indagini e chiederanno al gip l’emissione di una misura cautelare a carico di Domenica Ruggiano, che al momento e’ sottoposta a vigilanza da parte dei carabinieri nell’ospedale di Rossano.
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