“Ho rinunciato alla perfezione che caratterizza da sempre i miei eroi. Mi vedrete più dimesso che poi è esattamente come appaio nella vita reale. Quando esco senza pettinarmi e mi vesto come capita. E sa una cosa? Sto meglio così che non tutto laccato”. Così Gabriel Garko, da stasera su Canale 5 in “Se potessi dirti addio” parlando in una intervista a La Stampa.
“In passato ho sempre interpretato personaggi cattivi o molto sicuri di sé. Stavolta sono fragile, insicuro”.
Dal 2017 manca dalle serie tv: “Avevo appena finito il Festival di Sanremo ed ero all’apice della popolarità: sentivo di essere troppo famoso. E io ho il terrore degli eccessi. Era importante fermarmi, ritrovare me stesso e fare due conti. Lo scoppio del Covid ha allungato la mia lontananza dal set”.
La pausa è servita? “Ho ritrovato serenità. Andavo sempre di fretta, pensavo più a correre che non a riprendere fiato. Inoltre il successo mi aveva reso più solo. Mi ero circondato di persone sbagliate, finendo in un calderone (il caso Tarallo, ndr) dove non sei più tu a tirare i fili della tua vita”.