Dal 4 dicembre scorso sono in vigore le modifiche alla legge per la cittadinanza italiana introdotte dal cosiddetto decreto immigrazione e sicurezza, conosciuto anche come decreto Salvini.
Tra le nuove regole, come abbiamo visto nei giorni scorsi su ItaliaChiamaItalia, anche quelle che riguardano la cittadinanza italiana per matrimonio.
Ma la cittadinanza del BelPaese si può ottenere anche per residenza. Come? Chi può richiederla?
Possono richiedere la cittadinanza italiana per residenza i cittadini stranieri, nati in Italia, cittadini di un paese UE o extra UE, apolidi o rifugiati, residenti in Italia, in possesso di un reddito personale o familiare nei tre anni antecedenti.
Valgono dunque i seguenti requisiti:
• 10 anni di residenza legale in Italia per i cittadini extracomunitari;
• 3 anni di residenza legale in Italia per i discendenti di cittadini italiani per nascita (sino al secondo grado – nonni) e per i nati in Italia;
• 5 anni di residenza legale in Italia per gli adottati maggiorenni (da cittadini italiani), per gli apolidi e per i rifugiati politici e per i figli maggiorenni di genitori naturalizzati italiani;
• 4 anni di residenza legale in Italia per i cittadini comunitari;
• 5 anni di servizio, anche all’estero, alle dipendenze dello Stato Italiano.
Com’è noto, sono stati allungati i termini per concludere la pratica di rilascio o diniego della cittadinanza italiana, passando dagli attuali 24 a 48 mesi dalla data di presentazione della domanda. E’ possibile che la pratica si concluda prima, gli uffici assicurano il proprio impegno. Quattro anni, tuttavia, resta il termine massimo.