La Repubblica Dominicana intende mobilitare circa 1,3 miliardi di euro all’anno da parte dei grandi gruppi imprenditoriali spagnoli per far crescere ulteriormente il turismo nel paese caraibico.
La Repubblica Dominicana intende mobilitare circa 1,3 miliardi di euro all’anno da parte dei grandi gruppi imprenditoriali spagnoli per far crescere ulteriormente il turismo nel paese caraibico. Lo ha detto al quotidiano “Cinco Dias” il presidente della Confederazione patronale della Repubblica Dominicana (Copardom) e presidente del Consiglio degli imprenditori iberoamericani (Ceib), William Matias Ramirez, evidenziando come la Spagna sia il quarto paese in termini di viaggiatori.
“Finora il turismo si e’ concentrato su alcune zone specifiche, come Punta Cana o Puerto Plata. Ma ci sono tre aree che sono molto attraenti e stanno emergendo come destinazioni future: Costa Ambar, Miches”, ha spiegato Ramirez, aggiungendo che anche la zona sud e’ molto sottosviluppata con piu’ di 500 chilometri di spiagge vergini. Ma, a parte il turismo, gli altri due grandi poli di attrazione per gli investitori stranieri sono l’agroalimentare e l’energia.
“Nell’agribusiness, la nostra principale risorsa e’ la posizione geografica. Siamo il nono mercato piu’ importante dell’America Latina, con una forza lavoro qualificata e relativamente economica, un sistema che garantisce la sicurezza giuridica e infrastrutture stradali e portuali di alta qualita’”, ha evidenziato il presidente della Copardom.
In merito alle polemiche da parte del presidente della Repubblica del Messico, Andres Manuel Lo’pez Obrador, sulla necessita’ di mettere in “pausa” le relazioni con la Spagna, Rami’rez non crede che questa posizione “rappresenti” quella della Repubblica Dominicana. “Il Messico avra’ questa opinione, ma non influisce sulla cooperazione che abbiamo noi”, ha concluso.