Turismo italiano sempre più in difficoltà. Ancora una volta suona il campanello d’allarme per il turismo nazionale, che secondo i dati più recenti perde i colpi. L’Italia, infatti, nel 2011 è stata l’unico Paese fra quelli europei a registrare una flessione per ciò che riguarda i pernottamenti negli hotel. Si parla di un calo dell’1,2% rispetto al 2010. Certo, non è un dato che può mettere in crisi il settore, tuttavia può essere considerata una cartina di tornasole che indica che nel settore turistico l’Italia non fa abbastanza, pur avendo moltissimo da offrire a livello di arte, cultura, bellezze naturali, forse più di qualunque Paese al mondo.
Ma il calo si spiega anche con la crisi economica che vive l’Italia: il risultato negativo è infatti determinato dal fatto che sono gli stessi italiani a viaggiare meno, all’interno della Penisola (-5,1%). Il dato che riguarda invece gli stranieri è positivo: +3,9%. E’ anche giusto sottolineare che il nostro non è l’unico Paese Ue in difficoltà, per quanto riguarda la situazione economica: eppure gli italiani sono molto spaventati e quindi rinunciano facilmente a una vacanza, per risparmiare qualche soldo.
Il settore del turismo in Italia andrebbe lavorato come si deve: la gestione di Michela Brambilla, è evidente, non ha saputo dare al turismo italiano quella spinta in più, per continuare a crescere anche sul mercato interno.
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