Gia’ nove pretendenti per salvare Valtur. Sebbene il bando di gara per l’asta del tour operator – che era in mano alla famiglia Patti e che ha rischiato un crac da mezzo miliardo di euro – non sia ancora pronto, fuori la porta del gruppo c’e’ gia’ la fila di potenziali acquirenti. Si tratta di investitori italiani ed esteri e, secondo la triade dei commissari straordinari, ci sono tutte le condizioni per chiudere l’operazione a settembre.
‘L’obiettivo e’ vendere il gruppo in blocco’ gia’ dopo l’estate, ha detto l’avvocato Stefano Coen che, insieme a Daniele Discepolo e Andrea Gemma, da otto mesi tiene le redini della societa’. ‘Uno spezzatino – ha aggiunto – sarebbe l’extrema ratio e comunque rappresenterebbe una sconfitta’ per la procedura stessa. Il bando per la dismissione e’ atteso a breve e nel frattempo il ministero dello sviluppo ha autorizzato l’apertura della data-room a cui hanno gia’ richiesto l’accesso nove gruppi. Il triumvirato non ha voluto fornire identikit dei pretendenti, limitandosi a dire che si tratta di investitori sia italiani che stranieri. La cessione comprende il marchio Valtur, gli immobili e le attivita’ (2.500 dipendenti) dislocate in tre villaggi montani, otto balneari e quattro esteri (Mauritius, Egitto, Kenia, Madagascar).
Nel corso dell’incontro, inoltre, e’ stato fatto il punto sulla situazione debitoria. All’avvio della procedura, infatti, il passivo dichiarato dalla precedente gestione ammontava a circa 300 milioni. Adesso invece l’esposizione ammonta a 500. ‘Abbiamo dovuto aggregare il dato consolidato del gruppo alla luce delle attivita’ estere, tra cui il villaggio alle Mauritius che fa capo a una controllata di diritto estero. Pertanto questo scostamento ha determinato un cambiamento del criterio di computo’, ha spiegato Coen, mentre l’analisi delle cause dell’insolvenza, e’ stato sottolineato da Gemma, spetta alle Autorita’ competenti. Il triumvirato ha poi rassicurato clienti e operatori sul regolare svolgimento delle attivita’. ‘Vogliamo riempire come sempre tutti i nostri villaggi’ in vista della stagione estiva. Proprio a garanzia di questo ‘abbiamo provveduto a richiedere alla Commissione europea l’autorizzazione al beneficio della garanzia dello Stato a presidio della richiesta di un prestito di 50 milioni, che e’ stata puntualmente concessa’.
Infine, c’e’ l’inchiesta penale della procura di Trapani ai danni di Carmelo Patti, fondatore della Valtur. Nell’ambito di questo procedimento, che ha spinto peraltro la Direzione investigativa antimafia (Dia) a chiedere la confisca o il sequestro del patrimonio del ‘cavaliere’, i commissari straordinari hanno detto che un’eventuale sequestro ‘non comportera’ pregiudizi’ al piano di salvataggio.
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