Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, ha parlato più volte di turismo di ritorno nelle ultime settimane. In occasione dell’Assemblea dell’Anci, per esempio, ha ricordato che oltre confine “ci sono sei milioni di cittadini italiani e decine e decine di milioni di persone che parlano italiano o sono di origine italiana nel mondo e proprio il Pnrr, con un progetto voluto dalla Farnesina, permetterà di rafforzare le relazioni tra i nostri connazionali e le amministrazioni con il turismo di ritorno, il turismo delle radici”.
Tajani ha inoltre spiegato di avere già preso contatti in questo senso con il ministero del Turismo, in modo tale che entrambi i dicasteri possano lavorare insieme.
“Rivolgiamo un plauso al ministro Tajani – dichiara Ricardo Merlo, presidente MAIE -, ribadendo che l’iniziativa è stata fortemente voluta dalla Farnesina ma anche dal Consiglio generale degli italiani all’estero. Siamo pronti, come Movimento Associativo Italiani all’Estero, a collaborare con il ministero degli Esteri e con quello del Turismo per fare in modo che i nostri italiani nel mondo, e i loro discendenti, possano visitare i luoghi delle loro origini, contribuendo in questo modo a far girare l’economia dei piccoli borghi e più in generale quella italiana. Siamo convinti – aggiunge Merlo avviandosi alla conclusione – che con il nostro network, con le associazioni italiane a cui siamo collegati, con la nostra presenza nei Comites e nel CGIE, possiamo dare un importante contributo alla riuscita di questo ambizioso progetto. Quando si parla di italiani nel mondo, il MAIE c’è”.