Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, intervenendo a margine della “Festa della Musica”, l’iniziativa promossa dal ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale come parte del programma Pnrr del “Turismo delle Radici”, finanziato dall’Unione Europea, ha detto: “Noi vogliamo far ritornare tanti italiani che vivono nel mondo; che hanno passaporto italiano sono circa sei milioni e mezzo, ma ce ne sono tanti che hanno sangue italiano e non hanno più passaporto. San Paolo è una delle più grandi città italiane nel mondo, in Brasile ci sono milioni di italiani e con questo progetto del Pnrr vogliamo far sì che questi italiani che vivono all’estero riscoprano i borghi da dove partiti i loro antenati”.
“Vogliamo che riscoprano anche il modo di fare festa, di conoscere le loro bande, il folklore, i loro ristoranti, i loro monumenti. Questo è un modo per fare riscoprire gli antichi borghi italiani – ha aggiunto -. Mi ha fatto molto piacere invitare, in quanto è a Roma in visita di Stato, il ministro degli Esteri brasiliano, perché con il popolo latino americano condividiamo il modo di stare in mezzo alla strada, di festeggiare, di suonare, di cantare. Un modo bello semplice per divertirsi e scaricare tante tensioni, per vivere con tanta allegria e attirare tanti giovani e farli partecipare a qualcosa di positivo”.
“La musica per gli italiani è qualcosa che riscalda il cuore, ma anche il cuore di quelli che vivono lontano. Gli italiani sono felici, è un popolo che sorride, e vogliono continuare a sorridere ma anche a volte a scaricare le difficoltà attraverso la musica, che è qualche cosa che caratterizza la nostra identità, e visto che c’è il ministro degli Esteri brasiliano, caratterizza anche l’identità brasiliana. La musica e amicizia, la musica è pace, la musica per noi italiani è il nostro cuore, il nostro modo di parlare e di esprimerci”.
”Ho dunque invitato il ministro degli Esteri del Brasile, che è in visita in Italia insieme al presidente Lula. Gli ho chiesto di essere con noi, perché in Brasile ci sono milioni di italiani. Saluto i rappresentanti degli italiani all’estero, il Cgie: sono il nostri ambasciatori e parte integrante della politica estera italiana. Attraverso Pnrr abbiamo avviato un progetto per riscoprire le origini degli italiani che vivono all’estero. Non vogliamo che questi italiani perdano il contatto con i loro antenati”.
“Abbiamo centinaia di borghi da valorizzare e da riscoprire, per questo abbiamo coinvolto tanti sindaci in questa festa, anche per implementare il turismo in questi piccoli comuni che faticano per andare avanti – ha aggiunto il ministro degli Esteri – Questo è un modo per far sentire agli italiani all’estero che la loro madre patria non li ha dimenticati. Abbiamo riunito gruppi musicali anche con lo scopo di non perdere l’identità con il nostro paese e con quello che ci hanno tramandato i nostri antenati. E’ una giornata di festa e l’inizio di una campagna di informazione perché gli italiani scoprano il turismo nei piccoli comuni. Vogliamo che gli italiani che vivono lontani non dimentichino i loro paesi di origine”.
“Ringrazio il sindaco di Sgurgola Antonio Corsi e il sindaco di Numana Gianluigi Tombolini – ha concluso Tajani – Le risorse che hanno i piccoli comuni li rendono comuni grandi. La loro presenza, di fronte al ministero degli Esteri e di fronte al ministro degli Esteri del Brasile, rappresenta l’Italia, il secondo Paese più industrializzato d’Europa di cui andiamo fieri e che dedica il proprio tempo libero alla musica e allo spettacolo, attività positive come lo sono quelle dello sport”.