Giorgio Silli, sottosegretario agli Esteri, in un videomessaggio in occasione del convegno “Turismo delle Origini e nuove frontiere per lo sviluppo turistico del Paese”, in corso a Sorrento, ha detto: “Il progetto del turismo delle radici per la ripresa del settore del turismo post Covid è parte del Pnrr e vuole contribuire alla ripresa del nostro settore turistico con un investimento di 20 milioni di euro. Rappresenta una grande occasione per valorizzare la bellezza, la cultura e la storia offerte dai nostri territori”.
“Il turismo delle radici – ha proseguito Silli – riguarda da vicino le nostre regioni e i nostri enti locali, a cominciare dai comuni, attori centrali in questo progetto che mira ad ampliare l’offerta turistica a livello sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale, puntando ai nostri borghi, sostenendo la formazione di nuove figure professionali e sostenendo i produttori locali”.
Al centro di questa nuova idea di turismo, c’è la “possibilità di riconnettersi tra le proprie origini riscoprendo la cultura di partenza dei primi emigrati italiani e le loro antiche tradizioni”.
“Lavoriamo a stretto contatto con i comuni per celebrare le eccellenze italiane. Dobbiamo pensare ad una strategia vincente aspettando il 2024, anno del turismo delle radici italiane nel mondo, puntando sulla sensibilizzazione delle comunità locali, che possono offrire esperienze autentiche ai viaggiatori delle radici; dobbiamo agevolare la riconversione tra le comunità all’estero e l’Italia e mettere in luce le eccellenze del nostro paese”.
“Siamo in un contesto di grande mutamento: la mobilità internazionale degli italiani è cresciuta dell’87% dal 2006 ad oggi. I connazionali all’estero sono sempre più numerosi soprattutto per i giovani che vanno all’estero in cerca di lavoro o crescita professionale. Si rende necessaria una riflessione sul tema del turismo delle radici, risposta concreta alla crisi del settore turistico, che ha sofferto durante la pandemia e che ora si sta riprendendo”.
“Lo spirito del turismo delle radici è quello di celebrare i successi dei nostri connazionali del mondo e sensibilizzare le comunità locali al tema dell’emigrazione italiana e portare uno scambio di esperienze tra le comunità e gli italo discendenti del mondo”.
“Il turismo delle radici è elemento centrale nella valorizzazione dei nostri territori e può offrire opportunità per rafforzare i legami con gli 80 milioni di italiani, italo discendenti e oriundi italiani presenti nel mondo”, ha concluso l’esponente del governo italiano.