“L’obiettivo di questo progetto è quello di creare nuove professionalità nell’ambito della programmazione e promozione del turismo delle radici; incentivare forme di turismo ecosostenibile e responsabile, valorizzando aree che si collocano fuori dai circuiti del turismo di massa; rafforzare il legame tra la Sardegna e le comunità dei sardi all’estero”. Così Mario Paffi, a La Nuova Sardegna, neo nominato dalla Farnesina come coordinatore regionale per la Sardegna del progetto “Il turismo delle radici. Una strategia integrata per la ripresa del settore del turismo nell’Italia post Covid-19”. Con lui 15 colleghi di altre regioni italiane.
Un progetto, inserito nel Pnrr nella Missione 1, componente 3, investimento 2.1 (“Attrattività dei borghi”), che prevede un finanziamento di 20 milioni di euro e si articola in tre anni – sullo sfondo del 2024 già eletto anno delle “Radici italiane nel mondo” – proponendo l’adozione di iniziative nel settore turistico rivolte alla vasta platea di italiani all’estero, italo-discendenti e oriundi italiani nel mondo (stimati in circa 80 milioni), contribuendo così al rilancio del turismo italiano dopo la pandemia.
“I prossimi step – conclude Paffi, originario di Mamoiada, classe 1970, componente del comitato tecnico-scientifico del Distretto culturale del Nuorese ‘Atene della Sardegna’ – riguarderanno una mappatura dei luoghi della cultura e dei personaggi illustri sardi; un elenco delle feste tradizionali, dei festival e delle altre iniziative fortemente identitarie nei settori di eccellenza; la creazione di una rete territoriale di professionisti del settore turistico che si occuperà della messa a punto di un’offerta turistica rivolta ai sardi all’estero, fornendo loro alcuni servizi specifici finalizzati alla conoscenza della storia familiare e della cultura d’origine; incontri sul territorio regionale per sensibilizzare le comunità locali; il coinvolgimento delle comunità sarde all’estero, dei circoli dei sardi, delle ambasciate, dei consolati, degli istituti italiani di cultura; l’organizzazione e la partecipazione ad eventi in grado di attirare il target potenziale; una campagna pubblicitaria internazionale sui social media, sulle testate nazionali e quelle indirizzate agli operatori del turismo”.