Intervenendo a Napoli al Meet-Forum sul turismo delle radici organizzato da “Destination Italia”, il deputato eletto all’estero Fabio Porta ha rivendicato il ruolo delle comunità estere e della loro rappresentanza nell’ideazione e proposizione del progetto: “Da almeno dieci anni parliamo di ‘viaggi delle radici’, e dall’inizio del mio mandato sono stato impegnato direttamente nel dimostrare come gli italiani all’estero vadano considerati per quanto possono apportare al sistema Italia e non più per rappresentare un ‘problema consolare’”.
A conferma di ciò il deputato del PD ha citato la sua legge approvata nel 2016 che restituisce ai consolati il 30% di quanto riscosso con le pratiche di cittadinanza, “un esempio concreto di quanto le nostre grandi collettività costituiscano una risorsa e non un problema, anche per la nostra rete consolare”.
Sul progetto in corso, ossia sul “turismo delle radici”, l’On. Porta ha ricordato di essere sempre stato “un grande sostenitore del progetto e proprio per questo un altrettanto severo critico delle debolezze o incongruenze dello stesso”.
Il parlamentare eletto in Sudamerica, primo firmatario di una risoluzione presentata in commissione affari esteri della Camera dei Deputati sottoscritta da altri deputati del Partito Democratico, ha confermato a Napoli “le sue preoccupazioni per alcune evidenti criticità del progetto del MAECI, a partire dallo scarso coinvolgimento delle maggiori collettività italiane nel mondo”.