“Un mercato potenziale di oltre un milione e mezzo di persone, praticamente una ‘seconda Liguria’ che sono sparse nel mondo, tra Stati Uniti, America Latina e Australia, sono le seconde e terze generazioni abituate a sentir parlare in genovese, a venerare la Madonna della Guardia, ad ascoltare come la Lanterna di Genova sia stata l’ultima immagine dell’Italia, che scelgono di venire in Italia per ritrovare le proprie radici”.
E questo il “target”, scrive La Repubblica, del progetto “Italea Liguria”, promosso dal ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale all’interno del PNRR.
“Noi riteniamo che degli oltre 80 milioni di persone di origine italiana sparse nel mondo, un’Italia più grande dell’Italia – spiega l’ambasciatore Giovanni Maria De Vita, responsabile del progetto del Turismo delle Radici della Farnesina – ci siano almeno un milione e mezzo di liguri nel mondo, e sono dati che comunque devono essere letti al ribasso. Sono cittadini di Argentina, Stati Uniti, era ligure Amedeo Giannini inventore della Bank of America e dell’industria cinematografica e informatica, e poi di Brasile, Perù e Australia“.
Molte le iniziative in programma: da laboratori di lingua genovese a visite a siti particolari come il laboratorio della carta di Mele, e che rientrano nell’Anno delle Radici Italiane. Allo studio pacchetti in collaborazione con l’U. C. Sampdoria spa, il Museo del Genoa, il Centro Sportivo Italiano. Liguri hanno infatti fondato diversi club calcistici in Sudamerica come il Boca juniors di Buenos Aires.