Turismo delle radici e rilancio del territorio: un binomio non solo possibile, ma concretamente realizzabile grazie ai finanziamenti che il ministero degli Esteri mette a disposizione, a valere sulle risorse del Pnrr, per incentivare e promuovere una forma di turismo che tende a ricongiungere le cosiddette doppie comunità.
II tema – scrive La Gazzetta del Sud – è stato analizzato nel corso di un incontro, a Badolato, al quale ha partecipato, tra gli altri, Giovanni De Vita, coordinatore per il turismo delle radici della direzione generale Italiani all’estero della Farnesina.
Nel corso degli interventi, sono state esaminate le opportunità per i territori legate al fenomeno del turismo delle radici, che trae origine da quella spinta emotiva dei discendenti degli emigrati all’estero interessati a visitare i luoghi d’origine della propria famiglia, ricostruire il proprio albero genealogico, leggere il nome dei propri nonni sui registri delle anagrafi comunali.
La conclusione dei lavori è stata affidata a De Vita il quale ha sottolineato la duplice valenza del lavoro che il ministero sta attuando in tal senso, sia per canalizzare il trend del turismo delle radici, in modo sistematico, sia per riannodare il legame con le comunità italiane all’estero che sono un amplificatore importante dell’immagine dell’Italia nel mondo.