“I corridoi turistici funzionano”. Lo sottolinea Astoi, Associazione che raccoglie tutti i principali Tour Operator italiani, in merito al focolaio alle Maldive, precisando che “le sei destinazioni interessate – Aruba, Egitto (Sharm El Sheikh e Marsa Alam), Repubblica Dominicana, Mauritius, Maldive, Seychelles – hanno registrato cumulativamente l’arrivo di 26.606 turisti di cui 67 – ovvero lo 0,25% – risultati positivi. Per quanto riguarda in modo specifico le Maldive, registriamo 7.022 turisti di cui 42 – ovvero lo 0,60% – risultati positivi in loco prima del rientro in Italia”.
“E’ di tutta evidenza come questi numeri facciano pensare ad una buona riuscita della sperimentazione che ha avuto una bassa incidenza dei contagi – precisa l’associazione -. E’ bene specificare che questi dati si riferiscono ai “veri corridoi turistici”, ossia ai viaggi effettuati attraverso operatori che rispettano tutte le norme contenute nei protocolli inseriti nell’ordinanza, mentre e’ d’obbligo sottolineare che, per l’assenza dei necessari controlli da parte delle autorita’ competenti – ad esempio sul cosiddetto “Travel Pass”, documento necessario rilasciato solo da operatori professionali – ancora si assiste ad una importante quota di viaggiatori ‘fai da te'”.
“Lo scopo del protocollo – prosegue Astoi – era ridurre i rischi e, una volta verificata l’eventuale esistenza di contagi, adottare tutte le misure necessarie per bloccare il suo diffondersi. Ci sembra di poter affermare che entrambi gli obiettivi siano stati centrati, almeno sino ad oggi, sulle destinazioni oggetto di questa sperimentazione”.