Fallito il tentativo di colpo di stato attuato ieri sera in Turchia da una fazione interna all’esercito. Il primo ministro turco Binali Yildirim ha annunciato oggi che 161 persone sono rimaste uccise. Il ministro ha parlato alla nazione in una conferenza stampa davanti al palazzo del governo di Cankaya ad Ankara con a fianco il capo di stato Maggiore, Hulusi Akar. Il generale era stato sequestrato durante il tentativo di colpo di stato e in seguito rilasciato grazie ad un blitz delle forze di sicurezza turche contro la base di Akincilar, nei pressi di Ankara, utilizzata dai militari autori del tentato golpe contro il presidente Recep Tayyip Erdogan come quartier generale.
Nel suo discorso Yildirim ha inoltre rivelato che finora sono 2.839 i militari arrestati per sospetto coinvolgimento nel golpe. Il premier ha descritto il tentato colpo di stato come "una macchia nera" sulla democrazia turca, precisando inoltre che 1.440 persone sono state ferite. Il premier ha specificato che nella conta dei morti non sono esclusi i militari golpisti, che secondo quanto affermato in precedenza dal vice capo di stato Maggiore, Umit Dundar, conterebbero tra le loro fila 104 vittime.
Instancabile Erdogan nel pungolare i connazionali a sostenerlo e a resistere contro qualsiasi nuovo tentativo di rovesciarlo, malgrado il fallimento del colpo di stato della notte scorsa. Dopo aver esortato via Twitter la popolazione a "continuare a presidiare le strade perche’ una nuova vampata e’ sempre possibile", secondo il quotidiano britannico ‘The Guardian’ il presidente turco ha letteralmente invaso i telefonini in tutto il Paese con un sms di massa, sollecitando la popolazione a "ergersi in difesa" della democrazia e della pace. Il testo indica come recapito proprio quello di Erdogan, che del resto lo firma in calce per esteso e vi ribadisce la richiesta di scendere in piazza, per opporsi a quello che definisce un "ristretto manipolo" di militari infedeli.
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