La Turchia del presidente Recep Tayyip Erdogan rappresenta un problema non indifferente. Erdogan è un leader islamista che porta avanti una politica legata direttamente al Corano. Egli sta portando avanti una politica di ispirazione neo-ottomana. La riconversione in moschea della basilica di Hagia Sophia (che si trova ad Istanbul) è il segnale di ciò. Dunque, la politica di Erdogan è aggressiva. Basti pensare, per esempio, al fatto che la Turchia finanzi le moschee nei Paesi europei. Basti pensare anche al fatto che la Turchia provochi sistematicamente la vicina Grecia, andando a mettere le mani sulle acque territoriali greche o mettendo le truppe al confine con il Paese ellenico.
Oltre a ciò, la Turchia crea i problemi per la risoluzione della questione cipriota e mette le mani sulla Libia. Proprio in Libia, l’Italia rischia di vedere danneggiati i suoi interessi. A fronte di tale rischio, che farà l’Italia?
Dunque, pur essendo stato sgradevole, il brutto episodio con la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen altro non è stato nulla in confronto delle altre cose che il rais turco sta facendo. Si è parlato troppo poco di queste cose. Per esempio, la Turchia ha abbandonato la Convenzione di Istanbul sulla difesa delle donne. Proprio la Turchia sta vedendo un aumento degli episodi di violenza ai danni delle donne. Erdogan rappresenta un problema molto serio per tutti noi.
Forse l’Unione Europea pensava di tenerlo buono dandogli i soldi in cambio dell’assicurazione che i migranti irregolari che si trovano sul suolo turco non sarebbero stati fatti arrivare in Europa. In realtà, essa ha fornito ad Erdogan un’arma di ricatto. Insomma, l’Unione Europea ha agito come l’uomo che credeva di potere tenere calmo il coccodrillo e di non farsi mangiare da esso, dandogli da mangiare. In realtà, stando così le cose, il coccodrillo mangerà comunque l’uomo. Così, Erdogan tiene in pugno l’Unione Europea e quest’ultima non può rispondere in modo adeguato alle sue provocazioni. Questo è il dato di fatto.