Sembra uno scherzo del destino, ma nella caserma della Guardia nazionale tunisina di Aouina, a meno di 10 minuti dal centro della capitale, circondata da mura altissime e filo spinato e sotto l’occhio vigile dei fucili mitragliatori, sono concentrati due dei simboli del regime di Zine El Abidine Ben Ali: il variopinto caravanserraglio di parenti, diretti ed acquisiti, e di manutengoli che per 23 anni si sono pasciuti dei beni dello Stato, e le autovetture sulle quali amavano sfrecciare, per le strade di Tunisi, incuranti di tutto cio’ che era rispetto delle regole, a cominciare dai limiti di velocita’, per non parlare dei divieti di parcheggio.
Quelle macchine sono state sequestrate nei giorni della ‘rivoluzione dei gelsomini’ piu’ per preservarle dall’ira cieca della gente che pensando al loro uso futuro. Oggi, mentre ancora si sta cercando di ricostruire il tesoro di Ben Ali e di decidere cosa fare di industrie, societa’, cinema, supermercati, compagnie di navigazione, villaggi turistici e altre attivita’ e soprattutto dei rispettivi dipendenti, si sa che fine fara’ lo sterminato parco macchine del clan di Zaba, come amava farsi chiamare l’ex dittatore.
L’asta che le riguarda, in programma nelle prossime settimane, promette di entrare anch’essa nella storia recente del Paese, perche’ quelle macchine sono state l’emblema stesso del ‘Potere’. Ferrari, Lamborghini, Bentley, Aston Martin, Cadillac, Porsche e Mercedes, sono li’, Disneyland della ricchezza a quattro ruote, in attesa di trovare un acquirente, che forse non sara’ un fans del regime, ma piu’ prosaicamente qualcuno che vuole fare un buon affare.
Si’, perche’ le vetture, ad di la’ di qualche ammaccatura retaggio dei giorni della rivolta, sono tutte in buono stato e alcune anche con poche centinaia di chilometri, a conferma del fatto che erano tenute dai proprietari giusto il tempo di stancarsi di loro per essere sostituite dal modello piu’ recente.
Ce n’e’ per tutti i gusti e, accanto alla luccicanti cromature delle Bentley e delle Cadillac, al meraviglioso profilo delle Ferrari o alla spaventosa potenza delle Lamborghini, ci sono vetture piu’ ‘popolari’, da Mercedes e Citroen, fino a una pressoche’ nuova Cinquecento. E, per gli amanti dell’usato sicuro, ci sono anche giganteschi fuoristrada, altissimi e con l’impressionante corredo di pneumatici scolpiti, fari e faretti.
Il primo lotto di autovetture viene valutato almeno dieci milioni di euro, ma non e’ da escludere che si possa salire, visto il numero e la ‘qualita” delle auto. E chissa’ se, dalle loro stanze-celle della caserma di Aouina, dove attendono d’essere giudicati (per corruzione, concussione e malversazione) parenti ed amici di Ben Ali abbiamo anche il tempo di dare un’occhiata alle loro macchine, a conferma di quanto effimera sia la gloria di questo mondo.
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