"Siamo un popolo ferito di undici milioni di tunisini". Lo ha detto il console di Tunisia in Italia, Mestiri Naceur, a Torino in conferenza stampa con il sindaco Piero Fassino. "Il 18 marzo 2015 – ha aggiunto – rimarrà per la Tunisia una giornata nera, perché il terrorismo ha cercato di colpire la democrazia, la libertà, la civiltà e il turismo, un filone dell’economia tunisina. Noi non abbiamo paura, siamo determinati ad andare avanti e a vincere questo terrorismo. Siamo ormai in guerra contro il terrorismo e dobbiamo avere una strategia per contrastare il pericolo".
"Contiamo sulle nostre proprie forze – ha proseguito il console – ma dobbiamo rafforzare la cooperazione internazionale con gli amici, in particolare con l’Italia, a tutti i livelli". "E’ un momento difficile e triste per la Tunisia, ma anche per gli amici italiani, che hanno perso quattro vittime. Un pensiero a tutte le vittime e spero in un rapido ricovero e rientro dei feriti".
Mestiri Naceur ha anche annunciato che la Tunisia organizzerà domenica prossima una grande marcia a Tunisi, “una marcia internazionale, per dire no al terrorismo e per dire sì alla pace, alla stabilità e alla democrazia".
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