“In questo momento storico così complesso e delicato, guardiamo con estrema preoccupazione al Memorandum d’intesa recentemente firmato tra Commissione Europea e Tunisia. Di fatto, si è scelto di non vedere, di far finta di non capire quali saranno le concrete conseguenze. Parliamo infatti di una tacita accettazione dell’attuale realtà tunisina in termini di serissime e ripetute violazioni dei diritti dei migranti e dei richiedenti asilo così come di crescenti restrizioni ai diritti civili e politici. Questo ‘chiudere gli occhi’ in nome di un presunto pragmatismo – i cui risultati sono ancora tutti da vedere – paradossalmente andrà a creare uno scenario in cui le politiche dell’Unione Europea potranno contribuire a perpetuare le menzionate violazioni facilitando il permanere nell’impunità dei responsabili. Non condividiamo, dunque, in alcun modo l’entusiasmo del Presidente Meloni e tantomeno consideriamo questa firma un successo, qualcosa di cui andare fieri nella nostra Famiglia europea: una Famiglia fondata su principi e valori. Proprio a ridosso dell’ultima fase della negoziazione del Memorandum, nella prima settimana di luglio, le Autorità tunisine, presso Sfax e dintorni, hanno condotto operazioni volte a espellere fino a 1.200 stranieri, per lo più africani, verso i confini libici e algerini. Secondo diverse testimonianze, molte persone sono morte o sono state uccise nei giorni successivi all’espulsione. Un segnale inquietante che parrebbe non abbia minimamente interferito con le negoziazioni avviate. Le domande che sorgono sono molteplici e necessitano di urgenti risposte. Innanzitutto, quali strumenti abbiamo adesso per garantire che i finanziamenti dell’UE per la gestione delle frontiere non conducano ad abusi e violazioni dei diritti umani? Inoltre, la Commissione europea garantirà che vengano effettuate valutazioni indipendenti in merito alla sfera dei diritti umani prima di dare il via libero definitivo all’assegnazione dei fondi? E soprattutto in quali circostanze l’UE potrebbe decidere di sospendere la cooperazione strategica con la Tunisia? Infine, impossibile non chiedersi quale sarà la base giuridica istitutiva del Memorandum e, dunque, quale sarà il ruolo del Parlamento europeo nel contesto del controllo procedurale. Ci auguriamo che alcune risposte possano già arrivare domenica dalla Conferenza internazionale sulla migrazione che si svolgerà a Roma”. Lo dichiarano Federica Onori, deputata M5S e capogruppo in Commissione Esteri alla Camera e l’europarlamentare e coordinatore per gli affari esteri ed europei del M5S Fabio Massimo Castaldo.
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