Tumore della mammella: al via una due giorni di discussione internazionale per dialogare di ricerca scientifica, cure e assistenza sanitaria. Oggi e domani, presso l’aula Magna del Policlinico di Bari si confronteranno scienziati, medici ed esperti per valorizzare i risultati più recenti degli studi clinici in materia oncologica.
Un evento promosso ed organizzato da Camillo Porta (professore ordinario di Oncologia Medica e direttore della U.O.C. di Oncologia Medica Universitaria del Policlinico di Bari), Stefania Stucci (dirigente medico presso la U.O.C. di Oncologia Medica Universitaria del Policlinico di Bari) e Vito Lorusso, Primario della U.O.C. di Oncologia Medica dell’IRCCS di Bari. Nell’ambito del meeting sarà presentato alla stampa la prima edizione di “Tumore della mammella: il punto di vista della donna, Puglia on the road”.
“La sopravvivenza di pazienti, affetti da carcinoma mammario, grazie ai nuovi farmaci – spiega Lorusso – è più che raddoppiata (da 18 a 36-40 mesi), se utilizzati in fasi più precoci, dopo l’intervento chirurgico. L’incontro, tra l’altro, fornirà la sintesi dei dati scientifici esposti nell’ambito dell’American Society of Clinical Oncology per illustrare i risultati più recenti degli studi clinici in ambito internazionale. L’obiettivo, dunque, è di fornire agli addetti ai lavori un panorama completo delle terapie più attuali per il carcinoma mammario”.
La due giorni di formazione, mira ad avviare un confronto tra specialisti e medici del territorio per parlare dei percorsi diagnostico-terapeutici delle pazienti oncologiche e di creare la rete, attraverso percorsi di dialogo istituzionale e associativo.
“Il progetto – aggiunge Stucci – ‘Tumore della mammella: il punto di vista della donna, Puglia on the road’ è un percorso itinerante dei centri oncologici coinvolti nella gestione del tumore al seno afferenti alla Rete oncologica pugliese. Protagonista della giornata, di fatto, sarà la figura femminile in qualità di paziente e donna, impegnata nella quotidiana attività socio-lavorativa, nonchè di operatore sanitario coinvolto nel management del carcinoma mammario. La nostra mission è anche potenziare la ricerca clinica, offrire al paziente oncologico trattamenti innovativi, ridurre la spesa sanitaria in quanto, nell’ambito di progetti scientifici e clinici, i farmaci vengono forniti gratuitamente e, soprattutto, ridurre l’emigrazione sanitaria verso le grandi regioni settentrionali. Il nostro obiettivo, infine, è anche quello di valorizzare il ruolo della donna che, sia nella parte di paziente che di operatore sanitario, deve essere potenziato dalle istituzioni e dai percorsi stabiliti per la diagnosi e cura della mammella”.