"Noi non vogliamo che il nostro mare venga oltraggiato dalla presenza opaca e inquinante di interessi legati alle lobbies del petrolio, noi non vogliamo ne’ oggi le prospezioni geofisiche sui fondali adriatici ne’ domani le trivelle con il loro impatto devastante. Le Isole Tremiti sono una gemma del nostro Mediterraneo, il mare e’ la nostra principale ricchezza, la biodiversita’ e’ il nostro petrolio intelligente e pulito, il turismo e la pesca sono tra le nostre piu’ importanti vocazioni". Lo scrive il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, che ha inviato ai segretari dei partiti che hanno rappresentanza parlamentare nel territorio pugliese, Angelino Alfano, Pierluigi Bersani, Pier Ferdinando Casini, Antonio Di Pietro e Gianfranco Fini, una lettera in merito alle possibili prospezioni nel mare di Puglia. Vendola, esprimendo "un desiderio che e’ comune a tutte le forze politiche e a tutti i cittadini della mia regione" chiede ai partiti "per la responsabilita’ che vi compete, di assecondare una iniziativa parlamentare che inibisca e fermi la catena delle autorizzazioni alla ricerca di un greggio che noi non desideriamo e che consideriamo una minaccia".
"Siamo la regione che contribuisce in maniera piu’ cospicua al sostentamento energetico dell’intero sistema Paese, siamo diventati i primi produttori nazionali di energia da fonte rinnovabili – scrive Vendola a Alfano, Bersani, Casini, Di Pietro e Fini – e quindi la Puglia non e’ la regione dei ‘no’ ideologici e preconcetti". Ma il petrolio "proprio no, e’ una tentazione volgare di chi pensa che la natura sia solo una immensa discarica o una miniera da cui estrarre ricchezza con svagata irresponsabilità – aggiunge Vendola – occorre che questo nostro desiderio, in cui si riconosce l’intera societa’ pugliese, e che e’ scientificamente ed economicamente fondato e argomentato, possa varcare la soglia della massima assemblea legislativa". Noi, conclude il presidente della Puglia, "non siamo affetti dalla sindrome del ‘non nel mio giardino’: vorremmo semplicemente trasferire alle future generazioni l’azzurro e il verde del nostro mare, la straordinaria ricchezza dei nostri eco-sistemi, l’incanto di un’isola che oggi e’ un’oasi di pace e ci chiede solo rispetto e amore".
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