Il filosofo Paolo Becchi, riguardo la trattativa tra governo e UE sulla manovra, parlando a Radio Cusano Campus ha detto: “Richiamo l’attenzione su una possibile deriva, per spronare il governo ad evitarla. La mia critica è costruttiva. Io continuo a credere in questo governo anche perché non ci sono alternative, ma questo governo deve provare a cambiare questa UE. Con la Brexit, la Francia che è in fiamma, l’Italia non può dimostrarsi debole di fronte a questa UE che sta prendendo colpi da tutte le parti. Si sta perdendo l’occasione di dare una spallata definitiva a questa UE”.
“Se in Francia viene dichiarato lo stato d’assedio vuol dire che la Francia sta entrando in una situazione rivoluzionaria. Noi stiamo invece a parlare di 2,4 e 2,2 e andiamo a Bruxelles a chinare la testa. Al momento non c’è stata ancora questa decisione e per questo dico al governo: attenti a quello che state facendo”.
“Di Maio e Salvini sono due ragazzi, hanno un’intesa che secondo me durerà nel tempo, ma avrebbero bisogno delle retrovie, mi aspetterei che le persone che sono dentro e conoscono la politica e l’economia facessero capire quelle cose ai due vicepremier. Sono sorpreso da Savona che un mese fa diceva che la manovra va bene e la situazione era ottima, ora invece afferma che stiamo entrando in recessione. Perché non dice che ci stanno costringendo a rispettare il Fiscal Compact che non è un trattato europeo? Savona nel 2014 scriveva che il fiscal compact era illegittimo, adesso cosa è cambiato?”.